La lezione scolastica è un ponte tra le generazioni.
I ragazzini, nella loro curiosità e nel loro enorme bisogno di trovare un senso alla realtà interna ed esterna a sé, cercano prima di tutto degli adulti che spieghino loro le cose, che diano indicazioni e attenzione, che parlino proprio a loro, che abbiano delle storie e delle esperienze umane (il cui “concentrato” sono i contenuti culturali) da raccontare, che gli aprano conoscenze, per non doversi confrontare immediatamente con un illimitato del reale (oggi anestetizzato ma non elaborato attraverso la dipendenza dell’iperconnessione) che spaventa e paralizza chi deve affrontarlo da solo, per avere un luogo protetto fatto di parole e di punti di riferimento in cui far crescere i propri pensieri, le proprie capacità, le proprie fantasie e i propri sentimenti; poi andranno avanti da soli, in una scoperta culturale, di idee e di significati, che durerà per tutta la vita.
Chi non ha capito questo – e dichiara che la lezione è “superata”, che gli insegnanti non devono dare conoscenze, che i gruppi-classe vanno destrutturati – non ha capito nulla della scuola e della sua funzione.
Gruppo La nostra scuola
Gli insegnanti devono pensare prima di tutto ai loro alunni meno studiosi, più fragili e…
Quando arriva la fine dell’anno scolastico, l’energia cala e le idee scarseggiano. Eppure è proprio…
La morte di Papa Francesco, avvenuta nella giornata di lunedì 21 aprile 2025, ha colpito…
Banditi i cellulari nelle scuole medie francesi. Da settembre nelle varie classi verranno riposti in…
Il 28 aprile prossimo chiuderà la Rilevazione “Osservatorio Scuola Digitale”, avviata il 17 febbraio scorso.…
Il cantautore ed ex docente Roberto Vecchioni è stato ospite del programma radiofonico di Rai…