Anche la lingua fa qualche scherzo…
Ma uno scherzo non banale, visti i risultati Invalsi.
Parlo della frase dei consiglieri regionali leghisti in Toscana, con l’errore nella divisione in sillabe “Tos-ca-na”. “Prima la Tos-ca-na”.
Piccola nota a margine: cosa ne possono pensare i non-toscani, ma vincolati a quel “prima gli italiani”? La lingua è mediatrice tra noi, come pensiero pensato, e la realtà.
Ma se lingua sbaglia, quale mediazione, secondo trasparenza e verità?
L’errore è nella costruzione del pensiero pensato, cioè come significatività del dire, e nella sua comunicabilità: stiamo dicendo la stessa cosa usando le stesse parole?
Sono cose più pro-fonde di quanto si pensi, perché dicono appunto il “fondo” della vita.
Poi, si spera sempre che un pensiero pensato rimandi al pensiero pensante. È l’arte dell’intelligenza, al di là dei titoli di studio, dei pezzi di carta, delle stesse indagini Invalsi.
Il cuore della nostra umanità, grande patrimonio del pensiero occidentale, offerto a tutti i popoli del pianeta nella globalizzazione, messo oggi a dura prova.
Perché conta se noi vogliamo persone libere o automi da manipolare.
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