“La maestra portava carbone. Quando la Scuola diventa cattiva” è il titolo di un libro, edito da Edizioni Torri del Vento, scritto da Giuseppe Maurizio Piscopo, maestro elementare presso la scuola Lambruschini di Palermo, e Salvatore Ferlita, insegnante di letteratura italiana contemporanea all’Università di Enna Kore.
I due autori, nelle pagine del loro libro, pongono al lettore una precisa domanda: che cosa sta accadendo nella scuola italiana?
Giornali e tv sempre più spesso oggi raccontano episodi di violenze sui minori. “Nella mia lunga esperienza di maestro – spiega Giuseppe Maurizio Piscopo – ho visto situazioni imbarazzanti che mi hanno fatto soffrire e rattristare. Ha scritto bene Alex Corlazzoli nell’introduzione di questo libro: nella scuola italiana manca una figura: il responsabile delle risorse umane. Una persona che sappia intercettare le situazioni di bornout, che organizzi percorsi che sappia accompagnare i docenti nella loro vita professionale, che sia in grado di fermare l’insegnante che porta il carbone prima che sia troppo tardi. I bambini sono la più grande ricchezza del creato, l’altra faccia del mondo”.
“Il lavoro dei maestri – continua l’autore – non è un lavoro qualsiasi, nelle loro mani ci sono sogni, speranze e vite che non vanno “spezzate”. I maestri si portano sempre nell’anima. Questo libro si propone di far riflettere tutta la società, per avere una maggiore attenzione verso tutti i bambini che domani dirigeranno questa società. Credo in Dio e nei bambini. Spero che dopo aver letto questo libro, possa migliorare la situazione nelle scuole e scompaia qualsiasi forma di maltrattamento e si possa vivere una scuola a misura di bambino”.
“La Maestra portava carbone” è dunque una storia di fantasia che sembra dettata dalla cronaca dei nostri giorni, mentre vera è la Storia di Faustina, l’altra faccia silenziosa ed esaltante del lavoro quotidiano dei maestri.
“Da qui – spiega Salvatore Ferlita – nasce l’idea di provare a raccontare questo sembiante corrusco della scuola attraverso le testimonianze degli scrittori: ora legate a esperienze reali, ora invece tratte da romanzi e racconti. Ne viene fuori un aspetto davvero perturbante: la coercizione e il maltrattamento hanno da sempre rappresentato il risvolto della medaglia dell’insegnamento. Un risvolto che spesso è stato ignorato o colpevolmente occultato”.
Del libro si è occupata anche la Rai e ne parleranno anche a fine mese il Venerdì di Repubblica e Jornal de Lettras di Lisbona.
Di seguito il link di un’intervista di Alessandra Rauti del programma Incontri d’Autore andato in onda sabato 29 settembre su Rai Radiouno dopo il Gr1 della mezzanotte: https://www.raiplayradio.it/audio/2018/09/INCONTRI-DaposAUTORE-cfc33088-ee05-4e82-a692-5e8bb560febe.html
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