“Non sono fascista. La mia era una ricerca sociologica: volevo vedere quali erano le reazioni ad un argomento delicato come il fascismo”.
Si è giustificata così, A.P., la maestra della scuola primaria segnalata alla polizia postale dall’assessorato regionale all’istruzione dopo la condivisione, su Facebook, di un post dalla pagina “Grazie Dio sono fascista”.
L’intenzione della donna – che sostiene di non aver mai aderito ad alcun partito politico – era quella di capire quanto possono essere pericolosi i social network per i ragazzi: “Lavorando a scuola spieghiamo quanto può essere pericoloso rapportarsi con internet: questa ricerca sociologica era rivolta a questo”.
{loadposition carta-docente}
La docente, residente a Rivarossa, piccolo Comune dell’alto Canavese, con il contratto scaduto lo scorso 30 giugno, si dice “stupita dalle reazioni suscitate da quel post”, anche se “la maggior parte delle persone sono state solidali e appoggiano la mia libertà di pensiero, anche nei confronti di argomenti che vengono oscurati”.
Sarebbe state lei, dopo polemiche suscitate dall’aver condiviso quel post, ad avere deciso, quindi in piena autonomia, di oscurare temporaneamente il proprio profilo Facebook.
Contro quel ‘post’ si era schiarato il Partito Democratico: “Viene naturale chiedersi se questa docente, quando si trova di fronte dei bambini di 10 anni, sia in grado di insegnare loro a distinguere la democrazia dalla dittatura fascista”. A difendere la donna, invece, è stata Forza Nuova.
{loadposition facebook}
Lo scorso 16 dicembre è stato pubblicato il bando del concorso ordinario per funzionari e…
Il caso della querela del ministro Valditara allo scrittore Nicola Lagioia sta alimentando nuove polemiche…
I giovani sono sempre più “schiavi” dei social media. Tanto che, sulla scia di quanto…
Dall'11 dicembre 2024 e fino alle ore 23:59 di lunedì 30 dicembre 2024 sarà possibile…
Pare che proprio alle ore 10,21 esatte di oggi, 21 dicembre, sia entrato, bene accolto, il…
In questi giorni è diventata virale sui social la lettera di un docente, pubblicata sul…