Categorie: Personale

La maestra sotto accusa: non sono fascista, ho scritto di esserlo per vedere le reazioni

“Non sono fascista. La mia era una ricerca sociologica: volevo vedere quali erano le reazioni ad un argomento delicato come il fascismo”.

Si è giustificata così, A.P., la maestra della scuola primaria segnalata alla polizia postale dall’assessorato regionale all’istruzione dopo la condivisione, su Facebook, di un post dalla pagina “Grazie Dio sono fascista”.

L’intenzione della donna – che sostiene di non aver mai aderito ad alcun partito politico – era quella di capire quanto possono essere pericolosi i social network per i ragazzi: “Lavorando a scuola spieghiamo quanto può essere pericoloso rapportarsi con internet: questa ricerca sociologica era rivolta a questo”.

 

{loadposition carta-docente}

 

La docente, residente a Rivarossa, piccolo Comune dell’alto Canavese, con il contratto scaduto lo scorso 30 giugno, si dice “stupita dalle reazioni suscitate da quel post”, anche se “la maggior parte delle persone sono state solidali e appoggiano la mia libertà di pensiero, anche nei confronti di argomenti che vengono oscurati”.

Sarebbe state lei, dopo polemiche suscitate dall’aver condiviso quel post, ad avere deciso, quindi in piena autonomia, di oscurare temporaneamente il proprio profilo Facebook.

Contro quel ‘post’ si era schiarato il Partito Democratico: “Viene naturale chiedersi se questa docente, quando si trova di fronte dei bambini di 10 anni, sia in grado di insegnare loro a distinguere la democrazia dalla dittatura fascista”. A difendere la donna, invece, è stata Forza Nuova.

 

{loadposition facebook}

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Dipendenza dai social, genitori comprano pacchetti di followers per i compleanni dei figli: l’allarme della psicologa

Spesso si dice che le ultime generazioni sono ossessionate dai social, dai like, dalle apparenze:…

18/11/2024

Studenti contro Valditara: “Ideologico sarà lui: noi vogliamo l’educazione sessuale in ogni scuola”

Durante l'evento per la nascita della Fondazione intitolata a Giulia Cecchettin, dedicata alla memoria della…

18/11/2024

“Il patriarcato è nei libri di scuola”: la pedagogista Biemmi alla Fondazione Giulia Cecchettin

Nella Sala della Regina di Montecitorio si è svolta la “Presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin” in…

18/11/2024

Ghali: “Mi piacerebbe che scuola si parlasse di più di migranti e che docenti e alunni chiedessero più approfondimenti”

Il cantante 31enne Ghali ha nuovamente lanciato un forte messaggio sociale, che anche stavolta riguarda…

18/11/2024

Orientamento, Valditara scrive una lettera ai ragazzi di terza media e lancia il “Consiglio orientativo”: ecco cos’è – PDF

Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha inviato una lettera ai ragazzi che…

18/11/2024

Telefono Azzurro, in 21 anni violenze più evolute sui minori, anche attraverso il digitale. Incremento dei genitori tra gli abusanti

In 21 anni si è avuta a livello mondiale un’evoluzione delle tipologie e modalità di…

18/11/2024