Per quale motivo una maestra dell’infanzia si reca nella sua scuola di servizio con lo spray al peperoncino? È quello che non riescono a comprendere i carabinieri di Bologna, dopo che la docente avrebbe inavvertitamente utilizzato lo strumento di difesa, sottoponendo quattro colleghi ad una leggera intossicazione e costringendo tutti gli alunni ed il personale ad uscire dell’istituto, collocato all’interno dei Giardini Margherita di Milano.
Secondo quanto hanno accertato i militari, sarebbe stata la donna a provocare l’emergenza spruzzando uno spray al peperoncino, a quanto pare in modo involontario.
I carabinieri hanno denunciato la donna, per procurato allarme e porto ingiustificato di oggetti atti a offendere.
Dopo il fatto, forse presa dal panico, la maestra si era anche allontanata dalla struttura ed è stata rintracciata in serata dagli stessi carabinieri: una circostanza che potrebbe avere anche ripercussioni negative per la maestra sul lato professionali.
Ai carabinieri, la donna avrebbe ammesso di essere stata lei a provocare l’allarme e la situazione di emergenza, spiegando che lo spray sarebbe partito per errore dalla bomboletta che aveva con sé per autodifesa.
Tuttavia, all’Ansa risulta che nella sua borsa e nelle tasche della sua giacca non sarebbero state trovate tracce della sostanza urticante. Quelle che invece hanno caratterizzato il ‘fuggi fuggi’ nella scuola.
Comunque, la denuncia per la donna è scattata, oltre che per l’allarme, anche perché non viene ritenuto giustificato portare un’arma da difesa come lo spray al peperoncino in un istituto scolastico.
La docente in questione ha replicato così: "Quello che è stato scritto è un articolo…
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