
La maestra di un asilo cattolico che lavora anche su Onlyfans ha deciso di lasciare la scuola. Ad annunciarlo La Tribuna di Treviso e TrevisoToday. La donna, 29 anni, farà una nuova vita: firmerà per delle ferie fino a fine anno scolastico per evitare nuove polemiche.
La donna sarebbe dovuta rientrare a scuola oggi, 19 marzo, ma ha deciso di lasciare il lavoro. La 29enne ha detto che sarebbe tornata in servizio solo per i bambini ma il clima con i genitori e la direzione non l’avrebbero fatta più sentire a suo agio.
L’educatrice tornerà oggi a scuola per firmare un documento che le concederà le ferie probabilmente fino al termine dell’anno scolastico. Sul piano legale, invece, la sua situazione resta ancora incerta. Il suo sogno è quello di diventare personal trainer professionista. Su OnlyFans, in un mese e mezzo, ha guadagnato circa 1400 euro mentre il suo stipendio da maestra si aggirava intorno ai 1200 euro mensili.
La sua popolarità è ovviamente esplosa in seguito al clamore mediatico: gli abbonamenti e le richieste sulla piattaforma sono aumentati in maniera esponenziale. Nel frattempo già una trentina di genitori ha firmato una lettera che verrà consegnata al parroco dell’asilo chiedendo che l’educatrice non venga allontanata. La scelta della maestra 29enne sembra però già presa.
“Con 1200 euro al mese è un lavoro insostenibile”
Ecco cosa aveva detto la 29enne: “Non torno indietro di un passo. Sono adulta e consapevole di quello che sto facendo con il mio corpo. Al di là delle gare di body building, dico. Mettere in mostra il proprio corpo in Italia è ancora una cosa molto criticata, qui ci sono ancora tanti tabù. Io ho semplicemente pensato che il mio corpo sia un bel vedere visti i grandi sforzi che faccio ogni giorno dal punto di vista sportivo. E ho pure pensato, se dobbiamo dirlo, che vederlo non dovrebbe essere gratuito. Per questo un mese fa ho aperto OnlyFans”.
“So che è una scuola cattolica, quella è la fregatura. In questo senso sapevo che alla lunga questa mia scelta avrebbe potuto causarmi dei problemi. Io però non mi ricordo di aver firmato qualcosa nel contratto che riguardasse la necessità di non pubblicare contenuti social. Penso anche che questa sia l’occasione per esporre il mio punto di vista. Non mi sono vergognata e non mi vergogno di quello che ho fatto. Dal momento in cui la professione viene svolta bene e vengono trasmessi ai bambini i valori comuni, non vedo il problema. Penso innanzitutto che l’educazione principale che viene data ai figli sia appannaggio dei genitori. E ricordo che se hanno visto il mio profilo significa che sono iscritti ad OnlyFans quindi non si capisce dove stia il problema. Un’educatrice accudisce i bambini, nel resto della vita fa quello che vuole”.
Codice etico per docenti dopo i casi Raimo e della maestra su Onlyfans
Nel frattempo il Ministero dell’Istruzione e del Merito starebbe redigendo un codice etico con norme specifiche per docenti e personale scolastico anche sui comportamenti sui social.
Il Codice dovrebbe essere in linea con il già esistente Codice di comportamento nazionale per i dipendenti pubblici, modificato l’ultima volta nel giugno del 2023. Importante, come anticipato, il capitolo sull’uso dei mezzi di informazione e dei social network, dove già si legge che “il dipendente è tenuto ad astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale”.
E che “le amministrazioni si possono dotare di una ‘social media policy’ per ciascuna tipologia di piattaforma digitale”, che “deve individuare le condotte che possono danneggiare la reputazione delle amministrazioni”.