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La maestra umilia i bambini e loro lasciano le lezioni in anticipo

Sembrerebbe che la maestra abbia preso di mira in particolare alcuni bambini e strappi i loro lavori davanti a tutti.  Severità? Macché, rispondono i genitori dei 21 bambini (su 22) della classe 2 B della scuola elementare «Parato» di Torino, che  alle 12,30 in punto sono andati a ritirare i figli regalando loro 4 ore di «vacanza» straordinaria.

Per capire cosa sta succedendo in questo istituto, racconta La Stampa,  bisogna entrare per forza nelle aule attraverso il racconto dei papà e delle mamme. Che descrivono così la maestra Maria. «Ha preso di mira una decina di bambini: li umilia in continuazione». Come? Strappa in pubblico i loro disegni, che per un frugoletto di 7 anni è peggio di uno schiaffo.

E poi li esclude. «Sussurra i compiti nelle orecchie dei compagni e li taglia fuori da tutto» raccontano ancora i genitori che ieri, come un sol corpo, si sono presentati in massa davanti ai cancelli a prendere i loro bimbi: «Oggi si sta a casa».  

 

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Se ci sia dell’altro per ora non si sa, mentre la questione è diventata un caso. La preside avrebbe presentato un esposto al Miur e alla procura che in queste settimane sta ascoltando uno per uno i genitori. Non solo. Negli ultimi mesi ha pure affiancato alla maestra contestata  una insegnante di sostegno.

Ma tutto questo non sembra ancora sufficiente. Come non avrebbe avuto alcun effetto il tentativo di modificare l’orario didattico, provando ad esempio a sostituire la maestra durante la mensa.

L’insegnante sarebbe severa, dicono i genitori, al punto di imporre ai bambini di scendere le scale della scuola senza tenersi al corrimano, anzi camminando con le mani intrecciate davanti o dietro la schiena. Perché? Un mistero. Lei, la maestra sorride gentile, scrive La Stampa, ascolta e non dice una parola. È giorno di consegna delle pagelle. Ha altro da fare: «Chi non è un genitore deve uscire dalla scuola». 

Pasquale Almirante

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