“La mafia è più forte dello Stato”. Sondaggio dell’Istituto Pio La Torre

Il Centro studi Pio La torre, nella sesta indagine annuale sulla percezione del fenomeno mafioso,   ha distribuito 1.409 questionari a un campione di ragazzi fra i 16 e i 18 anni, così articolato: il 67% nelle scuole siciliane, seguono Liguria con 203 questionari, pari al 14,41% del campione, Lazio con 186 questionari, 13,20% e Lombardia con 76, cioè 5,39%.
Alla domanda se la mafia può essere definitivamente sconfitta, solo per il 23,7% degli studenti di Nord e Suditalia ha risposto affermativamente, mentre il 37,19% pensa che non lo sarà. Alla domanda chi è più forte tra lo Stato e la mafia solo il 14,27% ha risposto “lo Stato” e  quasi la metà, il 49,90%, ha invece risposto: “la mafia”. Inoltre, per il 68,83% lo Stato non fa abbastanza per sconfiggere la mafia e per il 79,28% la mafia è forte, perché s’infiltra nello Stato.
Il 47,13% del campione pensa che la mafia sia “abbastanza” diffusa nella propria regione; “molto diffusa” il 38%, mentre quasi il 12% la ritiene “poco diffusa”. Quasi pari le percentuali sulla percezione di una presenza concreta della mafia nella propria città: il 28,8% del campione l’ha avvertita “poco”, il 27% “abbastanza”, il 19% “per niente”.
“Per molti italiani la mafia è soltanto qualcosa di cui si è a conoscenza di seconda mano e questo vale anche per molti siciliani, a seconda dei quartieri in cui risiedono o degli ambienti che frequentano. Chi ha risposto, frequenta le ultime classi di licei, istituti tecnici e professionali e non si è abbastanza adulti a quell’età per aver ricevuto, poniamo, una richiesta di pizzo; ma, a seconda del luogo in cui si vive, si avverte il controllo del territorio”, spiegano Antonio La Spina, che ha curato lo studio, insieme ai ricercatori Giovanni Frazzica e Attilio Scaglione.
All’altra domanda, cosa permette, secondo gli studenti, alla mafia siciliana di continuare a esistere è, in primo luogo, “la mentalità dei siciliani” (risposta del 51,81% del campione), segue ‘la corruzione della classe dirigente” (51,03%), mentre per il 40% ci sono”le scarse opportunità di lavoro”. Per il 51,38% di loro il rapporto tra mafia e politica”è molto forte”; oltre il 30% del campione pensa che”mafia e arretratezza economica si autoalimentano”, mentre il 23,28% pensa che l’arretratezza sia un effetto della mafia.
Oltre il 41% del campione, pari a 590 studenti, ritiene che la presenza della mafia sia un ostacolo per il proprio futuro; il dato sale al 50,7% per gli studenti siciliani e si attesta al 28% per i loro coetanei lombardi, 23% per i liguri e 22 per i giovani del Lazio. Inoltre, nella ricerca di un lavoro nella propria città oltre il 34% del campione ritiene importante presentare un curriculum o frequentare un corso professionale (28,8%), contro il 21,29% che ritiene più importante rivolgersi a un politico e il 18,45% che considera”più importante rivolgersi a un mafioso”.
Per il 47% dei ragazzi intervistati ”sarebbe più corretto seguire criteri meritocratici”, e per il 25% per cento”una persona raccomandata non è valida”. I giovani considerano più scorretto”evadere le tasse” (70,97%) e assumere lavoratori in nero (42,80), seguono il mancato rispetto dell’ambiente (27,96) e”l’astensione dal voto (16,25). “Gli studenti del campione sono consapevoli degli ostacoli che incontreranno nella vita – ha detto Vito Lo Monaco, presidente del Centro studi – nel 30/o anniversario dell’uccisione di Pio La Torre sentiamo particolarmente il compito di additare come esempio i cittadini caduti nell’adempimento del proprio lavoro”.

Redazione

Articoli recenti

Rischi elevatissimi dall’IA nei confronti dell’abuso sui minori

Secondo i più recenti dati Unicef, nel mondo 90 milioni tra ragazzi e ragazze hanno…

19/11/2024

Ucraina, dopo mille giorni di guerra 2.406 bimbi uccisi o feriti

Sarebbero 2.406 i bambini uccisi o feriti dall'escalation della guerra in Ucraina, in circa 1.000…

19/11/2024

Buffon e la depressione: “Avevo il complesso di non avere il diploma, me ne procurarono uno falso. Un’ingenuità”

Il portiere campione del mondo del 2006 Gianluigi Buffon, 46 anni, ha rilasciato un'intervista a…

19/11/2024

Passweb, competenza delle scuole? Cosa dice il Ministero? Risponde l’esperta

Dalle ore 12 del 14 novembre, e fino al 13 dicembre saranno aperte le funzioni per la…

19/11/2024

Stefano De Martino: “Non vizio mio figlio, se mi chiede qualcosa lo faccio aspettare, le cose non si ottengono schioccando le dita”

Stefano De Martino, 35 anni, conduttore del programma di Rai1 "Affari tuoi", sta vivendo uno…

19/11/2024