“Quando la mafia non spara non è più debole, oggi ha un fatturato annuo tra i 120 e i 130 miliardi di euro e bisogna combatterla”.
A sostenerlo è stato, il 23 maggio, giorno della ricorrenza della strage di Capaci, il presidente della Commissione Antimafia, Francesco Forgione, rispondendo a Pescara alle domande di Pietro Sparacino delle Iene e degli studenti delle scuole superiori, durante la manifestazione ‘Palermo chiama Italia’ che ha coinvolto decine di migliaia di ragazzi in otto città italiane.
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Forgione ha spiegato che “bisogna colpire quella mafia che fa affari milionari con la finanza, che distrugge l’ambiente, che traffica in rifiuti tossici”.
“È vero, stavo raccogliendo le firme contro l’ex governatore della Sicilia Totò Cuffaro e fui aggredito in centro a Palermo – ha ricordato Forgione, rispondendo a uno studente – ma è significativo che oggi lui sta scontando sei anni di carcere, mentre io sono qui con voi”.
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