"La maggioranza degli Italiani – è il commento di Mannheim – difende la scuola pubblica". Ancora: il 30 % degli elettori di Forza Italia ed il 40 % degli elettori di Alleanza Nazionale è d’accordo con l’istruzione privata, ma ad una condizione: che sia pagata da chi la vuole.
Infine: il 25 % degli elettori di Forza Italia ed il 18 % di quelli di Alleanza Nazionale ritiene che "l’istruzione deve stessere solo pubblica".
Anche in ordine al federalismo i risultati sono sorprendenti. Solo il 13,8 % è favorevole alla devolution della scuola ed il 60,7 % è favorevole al trasferimento dallo Stato alle Regioni di solo alcune funzioni dell’istruzione.
Il 23 % degli intervistati leghisti è favorevole ad una totale devolution mentre il 55,4 % è propenso al trasferimento solo di alcune funzioni.
Infine: il 59 % degli intervistati ha dichiarato di non sapere nulla della devolution. Il 23 % di averne sentito parlare, ma di non sapere bene di che cosa si tratta.
Quale la lettura che si deve fare di questi dati se non che essi, ancora una volta, dimostrano, molto chiaramente, quanta sia la distanza tra la gente e la classe politica e, fatto ancora più grave, come non vi sia consonanza tra gli eletti e gli elettori del medesimo partito?
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