Lo riferisce al The Alantic il sociologo neozelandese Robert Bartholomew, su denuncia di diversi genitori, preoccupati per la persistenza di queste “stranezze” nei propri figli.
Si parla di un nuovo caso di isteria di massa, che avrebbe colpito gli adolescenti della città, il cui contagio correrebbe sul web, più precisamente su facebook.
Contrarre una malattia via Facebook può suonare piuttosto strano. Ma non lo è poi così tanto se su pensa che l’isteria, tra le altre cose, si sviluppa anche sulla nostra (inconsapevole) interpretazione dei fatti che ci vengono riportati.
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