È polemica in una scuola di Roma. Un gruppo di genitori ha protestato per la decisione di una docente di far leggere agli studenti quattordicenni il libro di Beatrice Salvioni, La Malnata e anche Il silenzio delle ragazze di Pat Barker. Secondo la contestazione, si tratta di “pagine crude di sesso e violenza; possono essere inquietanti, diseducative per i nostri figli quattordicenni”. Il romanzo di Salvioni racconta l’amicizia di due ragazze durante la dittatura fascista.
Ed è la dirigente a rispondere. Secondo quanto riporta Repubblica, la ds ha affermato: “Sono 243 i ragazzi che li stanno leggendo e solo tre famiglie hanno manifestato perplessità, soprattutto per alcuni passi de La Malnata: a noi spetta il compito verso tutti di chiarire i dubbi orientando i ragazzi verso una visione del mondo senza pregiudizi né angustie mentali, aperta a 360 gradi”.
Una delle insegnanti che ha scelto quel libro ha spiegato: “Ho scritto ai genitori in apprensione: compito degli insegnanti è sostenere gli studenti a sviluppare il loro pensiero critico, accostandosi alle informazioni, anche le più crude e cruente, in modo consapevole, per capire e affrontare la vita con resilienza; perciò considero più pericoloso per i ragazzi un telefono con accesso a Internet piuttosto che un’opera letteraria, che, al contrario, soprattutto se accompagnata dalle nostre risposte a dubbi e sconcerto, può essere una leva per stimolare le coscienze sempre più sopite”.
“Vengo da Mezzocorona in provincia di Trento”, racconta la scrittrice de La Malnata, “ho incontrato gli studenti di un istituto agrario professionale, reduce da un altro confronto, senza disagio alcuno, con gli allievi del liceo scientifico Aldo Moro di Rivarolo, in provincia di Torino: in questi dibattiti, il libro si è rivelato un’occasione per affrontare argomenti, anche delicati per la loro crudezza, che altrimenti rischiano di restare senza risposta per tanti giovanissimi”.