Categorie: Attualità

La mancanza dei posti per i vincitori del concorso a cattedra crea polemiche

Monta la polemica dei vincitori del concorso a cattedra 2016 che, dopo tanto studio e un’inaspettata selezione delle prove scritte, si trovano non inseriti in ruolo per la mancanza dei posti.

La rabbia è tanta tra chi, vincitore del concorso a cattedra appena concluso, ha scoperto che per il 2016/2017 non ci saranno immissioni in ruolo per mancanza dei posti e dovrà attendere il 2017/2018 o addirittura il 2018/2019 prima di vedersi assegnato titolare di un ambito territoriale della regione in cui ha concorso.

In rete la delusione è evidente e la polemica monta. Una nostra lettrice ci scrive parlando del caso immissioni in ruolo sul sostegno II grado della regione Toscana: “Io e i miei 90 colleghi del concorso sostegno per la scuola secondaria di II grado abbiamo seguito l’iter che ci ha condotti (attraverso numerosi sacrifici personali, fisici, economici…) a conseguire la laurea triennale, la laurea specialistica, l’abilitazione per la propria materia e, infine, tramite TFA alla specializzazione sul sostegno. Nonostante il percorso formativo intrapreso, abbiamo dovuto affrontare il concorso per accedere al ruolo su posti che ricopriamo ogni anno in qualità di supplenti. Dopo aver espletato tutto quanto dettato dalla normativa per giungere al traguardo atteso (il ruolo) abbiamo appreso, negli ultimi giorni, di essere vincitori per i posti banditi dal concorso 2016 (86 + il 10% idonei) e abbiamo ricevuto in data 6/9/2016 una convocazione tramite sito USR Toscana per l’immissione in ruolo che sarebbe dovuta avvenire in data 9/9/2016. Molti di noi si sono precipitati a Firenze (affrontando anche onerose spese) per ricevere, in data 7/9/2016, un altro avviso sul sito dell’USR Toscana: sono state convocate per giorno 9/9/2016 SOLO alcune delle classi di concorso precedentemente convocate tramite avviso con valore di notifica legale. Ci siamo recati presso l’USR Toscana per chiedere spiegazioni e ci è stato riferito che al momento della prima convocazione loro non erano a conoscenza dei posti disponibili e che questi ultimi sono stati inviati dal Ministero nella giornata successiva alla convocazione. Secondo tali dati, i posti disponibili per il sostegno II grado sono pari a ZERO!”.

Storie identiche arrivano dalla Sicilia, dalla Calabria, dalla Campania, dalla Puglia e anche dal Lazio, ci sono molti vincitori di concorso che rivendicano il diritto ad entrare in ruolo, almeno i primi in graduatoria, ma i posti non ci sono e le assunzioni vengono rimandate per il prossimo anno scolastico.

Sulla polemica e in alcuni casi la contestazione, interviene Marco Campione, Capo della Segreteria del Sottosegretario di Stato On. Davide Faraone presso Ministero dell’istruzione università e ricerca (MIUR), che spiega:” I posti del concorso sono calcolati sul fabbisogno triennale tenendo conto della mobilità, per cui il calcolo del fabbisogno triennale teneva conto del fatto che il primo anno era prevista una mobilità sul 100% dei posti”. Inoltre continua nella sua spiegazione normativa Marco Campione: “la legge 107/2015 introduce la mobilità straordinaria 2016 su tutti i posti, e  non sul solito 50%. Il bando del concorso a cattedra è successivo alla legge e tiene conto che la mobilità sarebbe stata sul 100% e che alcune regioni (solo nel 2016) avrebbero ricevuto e altre ceduto posti vacanti e disponibili per le nuove immissioni.

Ecco spiegato dal MIUR i motivi perché per l’anno scolastico 2016/2017 non è stato possibile fare un contingente equilibrato fra aree geografiche del Paese e fra classi di concorso, ma per i prossimi anni, garantisce lo stesso Marco Campione, si potrà fare il contingente nei tempi opportuni e tenendo conto delle opportune variabili.

Lucio Ficara

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