Quale sicurezza per la scuola dell’Infanzia? In questa onda violenta di contagi in cui i più vulnerabili sono proprio i soggetti non vaccinati, si sostiene con ferma convinzione il ritorno in presenza.
Un desiderio condivisibile da chi come me conosce bene il valore della scuola, inteso come scambio umano, relazione educativa, inclusione, dove a parlare più che le parole sono gli occhi, i gesti e quell’incredibile magia dello stare insieme.
Questa meravigliosa dimensione è quella di cui docenti e studenti vorrebbero riappropriarsi completamente, ma che inevitabilmente, in questo momento non è possibile realizzare.
Ci siamo creati però condizioni disumane di convivenza nelle nostre aule e luoghi virtuali, forse i nostri porti più sicuri, dove poterci riparare da questa terribile mareggiata di pericolo. In tutti gli ordini di scuola il rischio è dietro l’angolo, nonostante le misure di protezione e i protocolli, immaginiamo nelle Sezioni di scuola dell’Infanzia, dove probabilmente non si valuta l’assenza di mascherine per i nostri alunni, così come le estreme difficoltà di gestione del rischio che, nonostante le misure adottate, si moltiplica per ogni bambino presente nelle nostre aule.
Gli alunni di tre, quattro e cinque anni sono stati indirizzati in questo tempo di emergenza ad una condivisione innaturale, a distanze da rispettare, ad abbracci da soffocare, ma sappiamo bene quanto sia possibile il “rischio” di un abbraccio improvviso, di un colore prestato ad un compagno, di una manina che ne stringe un’altra.
Non è solo una questione di vigilanza, ma è una condizione di controllo, e a questo punto, di malessere per i nostri alunni, ormai tremendamente esposti alla malattia e per noi docenti, calati in una dimensione che ci fa tremare per un pericolo sempre più invadente.
Forse, bisognerebbe valutare più attentamente, in questo momento di emergenza, la realtà vissuta da questo ordine di scuola, completamente esposto al rischio di contagi, valutando proprio in questo dilagante periodo di propagazione virale, soluzioni possibili per tutelare pienamente i nostri bambini e la serenità del lavoro di noi docenti della scuola dell’Infanzia.
Teresita Possidente
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