È di 814mila il numero degli alunni stranieri in Italia e costituiscono il 9,2% del totale degli studenti. Rispetto all’anno scolastico precedente, sono aumentati dell’1,4% (11.343 in più) e la loro crescita è costante ma rallentata, già dal 2008.
Sono i dati rilevati dal rapporto “Alunni con cittadinanza non italiana” curato dal Ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione Ismu, presentato a Milano.
Il quadro degli studenti stranieri in Italia è descritto da due tendenze opposte. Da una parte la stabilizzazione, con i nati in Italia che rappresentano il 55,3% del totale degli stranieri, e che dal 2007/08 sono quadruplicati (da 8.111 a 34.788). Dall’altra l’emergenza sbarchi, con l’arrivo di sempre più minori immigrati non accompagnati, soprattutto in Sicilia, Calabria e Puglia.
In testa i romeni. Guardando alle nazioni di provenienza, ci sono soprattutto romeni (157.153), seguiti da albanesi (108.331) e marocchini (101.584). In aumento anche i disabili, che sono più di 28mila e costituiscono il 12% degli studenti con disabilità. Cresce anche il numero degli alunni provenienti da gruppi rom, sinti e caminanti (12.473, ossia 780 in più rispetto all’anno precedente).
La regione con più alunni stranieri in assoluto è la Lombardia (oltre 200mila), seguita da Emilia Romagna e Veneto (oltre 90mila), mentre al sud c’è il record dei nuovi arrivati, con la Sicilia che ne conta l’11,9% sul totale degli studenti stranieri.
Il rapporto traccia anche una mappa delle presenze nelle diverse province divise per nazionalità: i tunisini sono soprattutto a Trapani e Ragusa, gli ucraini in Campania, gli indiani a Mantova, Cremona, Latina e Brescia, i filippini a Messina, Cagliari e Milano, gli albanesi a Pistoia, iperuviani a Milano e Firenze.
Nelle prime 15 cittadinanze in Italia sono rappresentati tutti i continenti tranne l’Oceania e, infine, è solo il 6,5% dei comuni italiani a non avere alunni stranieri nelle proprie classi.