Il sottosegretario all’istruzione Davide Faraone, in visita all’istituto Baccio e alla scuola Margherita Hack, a Montelupo Fiorentino, ha avuto modo di sperimentare le aule 2.0, dotate di lavagne e cattedre interattive e oltre a computer insegnanti e per gli alunni: strumenti che favoriscono un apprendimento collaborativo, attraverso una didattica che valorizza la collaborazione all’interno di un gruppo di allievi e favorisce l’autonomia degli alunni stessi.
La scuola “Margherita Hack” è stata progettata attraverso processo partecipativo che ha coinvolto tecnici comunali, assieme a genitori, insegnanti, alunni, personale scolastico e associazioni del territorio e rappresenta un modello per quanto riguarda l’edilizia sostenibile. Tutti elementi che hanno colpito il sottosegretario Faraone, tanto da considerare gli istituti montelupini un modello a livello nazionale.
«Visitare gli istituti scolastici nel Paese è un metodo che ci siamo dati come Governo, desideriamo uscire dalle stanze del Ministero per conoscere quanto accade nel Paese. In particolare a Montelupo abbiamo voluto essere presenti per testimoniare che esiste già oggi una scuola che funziona, che ha dei parametri di qualità elevati e che può diventare un modello per tutta l’Italia.
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Non ci sono solamente scuole in cui cadono i tetti, ma ci sono istituti già oggi moderni e innovativi; poiché abbiamo stanziato delle risorse economiche sull’edilizia scolastica pensiamo di utilizzare questi modelli positivi per realizzare gli istituti del futuro».
Il sottosegretario ha poi proseguito: «È importante riuscire a costruire delle scuole che scaturiscono da un processo partecipativo che ha coinvolto insegnanti e studenti. Credo che sia da valorizzare l’utilizzo delle energie rinnovabili e l’attenzione ad un’edilizia sostenibile, in cu gli spazi sono pensati come una scuola moderna, ad esempio contestualizzati in un parco urbano. Sono tanti gli elementi che fanno di questa scuola un modello anche per i nuovi istituti che andremo a realizzare con 300 milioni individuati nella legge 107 per le scuole innovative».
Sembra dunque evidente che Faraone abbia assunto il compito che il presidente del consiglio si era ritagliato pe sé quando promise, subito dopo la sua nomina, di visitare una scuola a settimana. Abbiamo infatti trovato il sottosegretario Faraone anche a Firenze, nella scuola La Pira.
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