Tra didattica a distanza, didattica in presenza, regioni e zone che cambiano continuamente di colore, problemi causati dalla pandemia, crisi economica e incertezza nel futuro, faticosamente ci avviciniamo all’appuntamento annuale con gli esami di Stato e con gli adempimenti da espletare. Quest’anno, rispetto allo scorso anno scolastico l’Ordinanza ministeriale presenta alcune novità, che metteremo a fuoco nella diretta di giorno 17 marzo 2021 alle ore 15.30, organizzata dalla Tecnica della scuola.
Insomma, nel nuovo appuntamento di Tecnica della Scuola Live entriamo nel vivo dell’Esame di maturità 2021. Risponderemo alle vostre domande in diretta, insieme ai Dirigenti Scolastici Anna Maria Di Falco, Aluisi Tosolini, Daniela Venturi.
Il curriculum rappresenta la novità di questa maturità, anche se atteso da alcuni anni, da quando, cioè, era stato previsto dalla legge 107/2015 e confermato dal decreto legislativo 62/2017. Questo documento contribuirà a dare informazioni alla commissione sul profilo scolastico ed extrascolastico del candidato, sulle certificazioni eventualmente possedute e rilasciate da un ente certificatore riconosciuto dal Ministero, sulle attività effettuate dallo studente al di fuori della scuola.
Entro il 30 aprile il consiglio di classe dovrà assegnare a ciascun candidato una tematica in riferimento alle indicazioni dei docenti delle discipline caratterizzanti e al suo percorso personale. In particolare l’elaborato, oltre a riguardare le discipline caratterizzanti, sarà arricchito degli apporti di altre discipline o di competenze individuate nel curriculum del candidato e delle esperienze effettuate con i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento effettuate durante il suo percorso di studi. Nel caso in cui non fosse possibile racchiudere queste esperienze nell’elaborato, il candidato potrà illustrarle in altro momento del colloquio.
L’elaborato di ciascun candidato dovrà essere restituito ai docenti entro il 31 di maggio e sarà oggetto di discussione nel colloquio d’esame.
I candidati dei licei musicali integreranno la discussione dell’elaborato con una parte performativa individuale, anche con l’accompagnamento di altro strumento musicale, e i candidati dei licei coreutici, se vi sono le opportune condizioni di sicurezza e di forma fisica dei candidati, possono anche essi integrare la discussione dell’elaborato con una prova performativa individuale.
Il Documento che dovrà essere elaborato dal consiglio di classe entro il 15 maggio dovrà riportare i risultati di apprendimento oggetto di valutazione specifica per l’insegnamento trasversale di Educazione Civica, relativamente alle discipline coinvolte. Il candidato, a sua volta, nel corso del colloquio, dovrà dimostrare di aver maturato le competenze e le conoscenze previste dalle attività di Educazione Civica , come enucleate all’interno delle singole discipline coinvolte.
Inoltre il Documento si pone come una guida per la commissione per la predisposizione e l’assegnazione dei materiali a ciascun candidato, all’inizio di ogni giornata dei colloqui, prima del loro avvio. Infatti la commissione deve tenere in considerazione il percorso didattico effettivamente svolto nel corso dell’anno scolastico, i progetti e le esperienze realizzati, le metodologie adottate, non trascurando di sottolineare eventuali iniziative di individualizzazione e di personalizzazione intraprese nel percorso di studi coerentemente con le Indicazioni Nazionali e le Linee Guida.
L’Ordinanza, nell’articolo 18, riguardante il colloquio, come secondo punto indica la discussione di un breve testo, già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana, o della lingua e letteratura nella quale si svolge l’insegnamento, durante il quinto anno e ricompreso nel documento del consiglio di classe presentato entro il 15 maggio.
Nel Documento di classe potrebbero essere compresi tra i testi oggetto di studio del quinto anno, in particolare degli Istituti Tecnici e Professionali, anche testi che focalizzano l’attenzione sullo scopo, piuttosto che sul messaggio, come testi argomentativi, regolativi, interpretativi valutativi.
Il DPCM del 2 marzo scorso sottolinea che i PCTO sono attività didattiche a tutti gli effetti e che, quindi, vanno svolti, ovviamente nel rispetto delle prescrizioni sanitarie e di sicurezza vigenti.
La didattica a distanza in un primo momento ha disorientato lo svolgimento già avviato dei PCTO, ma dopo è avvenuta in alcune scuole una riprogettazione a distanza che si sta rivelando proficua per gli studenti.
Ad esempio, incontri virtuali con imprenditori locali, con esperti del settore, del mondo della ricerca, dell’economia, visite virtuali a gallerie e musei, percorsi finalizzati a fare acquisire competenze specifiche o competenze trasversali, come, ad esempio, quelle digitali e informatiche.
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