Lo sappiamo bene: soprattutto nella scuola dell’infanzia e primaria il coronavirus e la chiusura delle scuole è stata deleterio. Nonostante i tentativi di didattica a distanza improvvisata, si sa che a quell’età la scuola in presenza è fondamentale.
Ecco perché una maestra di Prato, non appena terminato il lockdown ed hanno riaperto i parchi pubblici, ha pensato di riunire i suoi alunni di scuola dell’infanzia per leggergli libri dedicati a loro. Ovviamente, con la giusta distanza e con la mascherina d’ordinanza. Risultato? I bambini sono esplosi di gioia e con loro anche i genitori, che hanno apprezzato l’iniziativa della maestra Francesca.
Ma non tutti la pensano così: Claudio Gaudio, segretario Cisl settore Scuola di Prato, ha mosso critiche alla maestra: “quell’iniziativa estemporanea dell’insegnante correva il rischio di far passare da vagabonde (nullafacenti, ndr) le colleghe” e poi perché la decisione era stata presa in barba a ogni regola sulla sicurezza”, si legge sul Corriere della Sera“.
L’insegnante, un po’ stupita dall’azione di contrasto del sindacalista, si è poi consolata con la lettera aperta di 108 genitori che l’hanno difesa a spada tratta.
“La maestra Francesca non si è schierata contro qualcuno ma a fianco dei suoi piccoli alunni e dei bambini in generale“, hanno scritto. E ancora: “I bambini non avendo colore politico e non essendo iscritti ad alcun sindacato o associazione di categoria, vedono spesso calpestati i propri diritti“. Infine: “L’iniziativa della maestra Francesca è anche un gesto di disobbedienza civile che troviamo necessario in un momento in cui a tutti è richiesto impegno per ricostruire un Paese migliore. Un gesto di coraggio da sostenere e prendere come esempio“.
Si è creato addirittura un piccolo movimento e l’idea della maestra Francesca è stata presa da esempio da altre insegnanti ed il 4 giugno è stato aperto un profilo facebook (si chiama Prati nelle Storie) per divulgare l’iniziativa.
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