I lettori ci scrivono

La mia storia di docente precaria abilitata in Matematica con il TFA primo ciclo

Buongiorno, sono Cassandra Patrono, docente precaria abilitata in Matematica attraverso il TFA, primo ciclo. Scrivo dalla provincia di Bari. Volevo raccontare la mia storia…

Ho 40 anni, mi sono laureata nel 2001 in Matematica presso l’università degli studi di Bari. Mi sono subito inserita nella terza fascia delle graduatorie di istituto e poi ho subito provato ad abilitarmi tramite la SSIS.

Non ricordo che ciclo fosse, so solo che a inizio 2003 ho saputo di aver passato le selezioni ed ho iniziato a frequentare, sempre a Bari. Purtroppo ho avuto dei problemi personali che mi hanno costretto dopo pochi mesi ad abbandonare, mio malgrado. Non sono stata abbastanza furba da congelare il percorso e mi sono trovata quindi con un pugno di mosche in mano, come se non avessi fatto nulla, tutto cancellato.  Forse anche per questo motivo non ho più riprovato la selezione  aspettando che le cose cambiassero.

Intanto qui, nella provincia di Bari, non ho mai ricevuto una  chiamata dalla terza fascia delle graduatorie di istituto  e mi sono dedicata pienamente alla mia famiglia (pur non avevo figli e cercandoli…) . Ma il mio desiderio di insegnare era sempre vivo e non l’avevo  mai abbandonato.  Infatti appena uscito il bando per il percorso abilitante TFA, nel 2012, ho deciso di affrontarlo. Devo subito dire che la selezione in ingresso è stata molto dura, molto di più di quella della SSIS (posso affermarlo avendole fatte entrambe).

Nonostante tutto supero la selezione a “livello nazionale su fabbisogno” con tantissima gioia . Infatti prima che partisse il percorso abilitante TFA si parlava di un trattamento simile a quello delle vecchie SSIS… Cosa che mio malgrado non è mai avvenuta. Con noi a seguire c’erano anche i congelati SSIS; pur avendo seguito le stesse lezioni (e loro con una selezione in entrata molto più facile) sono nelle GAE e alcuni di ruolo ormai (io ne ho superate due di selezioni in entrata, SSIS e TFA e non conta).

Ho seguito e conseguito l’abilitazione, con molti sacrifici ( a livello personale ma soprattutto economico), nel settembre 2013. A questo punto una gioia? No…

Per riaggiornare le graduatorie di istituto abbiamo dovuto aspettare giugno 2014 ( un anno perso, con un titolo conseguito e non spendibile). Pensavo di  aver finalmente qualcosa nelle mani, di aver realizzato il mio sogno,  invece no …

Certo con questa abilitazione sono passata in seconda fascia delle graduatorie di istituto ed ho iniziato a lavorare ogni anno con contratti al 30 giugno. Ma poi? Sono iniziate una serie di vessazioni di cui non comprendo il motivo.

Concorso 2016: non ho passato la selezione scritta per pochi punti; un vero e proprio  concorso farsa che consisteva in una prova scritta più per dattilografi, con tempo del tutto inadeguato per le richieste.

Inoltre organizzato a fine anno scolastico (io ho fatto la prova il 25 maggio), a moltissimi chilometri da casa.

Ma non fa niente, incasso il colpo come tanti altri miei colleghi e vado avanti, aspettando la successiva  montagna da scalare.
Ad un certo punto, lo scorso anno, sembra aprirsi uno spiraglio per noi tieffini “bocciati” dal precedente concorso: un nuovo concorso riservato! Devo dire che ho esultato alla notizia, forse troppo presto…

Concorso riservato 2018: un’altra presa in giro per noi docenti abilitati. Prima di tutto, pur essendo riservato, vi stanno partecipando docenti non abilitati con cautelari, che per ora si ritrovano nelle gmr, anche in posizione migliore di altri colleghi abilitati.

Essendo un orale molte commissioni stanno giudicando in modo del tutto arbitrario, a volte anche senza alcuna griglia di valutazione, stilando graduatorie del tutto assurde che però influenzeranno il nostro futuro…

Inoltre siamo al 2 di Agosto e del mio orale al concorso in Puglia  non si sa nulla ancora, tranne che è cambiata 2 volte la commissione da giugno. Così sta succedendo in molte altre regioni: commissioni che cambiano in continuazione, anche durante lo svolgimento degli orali, commissioni che non si riescono a formare… Così la possibilità di essere assunti quest’anno dalle nuove graduatorie di merito regionali è sfumata per molti docenti abilitati.

Mi chiedo cosa ancora dovrò subire ed affrontare per non essere più precaria?

Nel frattempo i governi si sono succeduti e nessuno di loro, di qualsiasi schieramento politico,  ha preso mai in seria considerazione la nostra situazione. Siamo tra i docenti più selezionati ma penalizzati della storia della scuola italiana, e mi chiedo perché…

Mai nessuna risposta alle domande del “Coordinamento Nazionale TFA” (che ci rappresenta), istanze presentate a nostra tutela mai accolte, proprio come se non fossimo mai esistiti…
Dal nuovo governo “del cambiamento” ci aspettavamo qualcosa di nuovo, una maggiore considerazione; soprattutto per il fatto che il nuovo Ministro dell’Istruzione Bussetti è stato docente ai corsi TFA, e quindi saprà benissimo tutto quello che abbiamo affrontato nel nostro percorso abilitante.  Invece anche ora ci si continua a preoccupare di tutte le altre categorie di docenti, tranne di noi #abilitatiTFA. Vorrei sottolineare che non stiamo parlando di giovani neolaureati, ma di docenti iperselezionati, anche con parecchi anni di insegnamento, e spesso con una famiglia sulle spalle!
Spero che arrivi anche per noi abilitati TFA il giorno del sacrosanto riconoscimento del Merito, che riporti un po’ di equità e ci ricompensi per tutte le innumerevoli vessazioni subite!
E come diciamo sempre:
#TFAèConcorso
#finoallultimotieffinoinruolo

Cassandra Patrono

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