Anni ottanta. Una collega professoressa di ruolo per lingua francese nella scuola media, plurilaureata e pluriabilitata mi chiede informazioni sulla procedura per ottenere il trasferimento in altra provincia. Le do i suggerimenti del caso. Poi mi chiede delucidazioni per ottenere il passaggio all’insegnamento dell’inglese. Ha i requisiti e La informo però che tali passaggi avvengono dopo le fasi precedenti quindi con il rischio di avere una sede meno gradita.
Mi chiede ancora come fare per ottenere il passaggio al ruolo delle secondarie. E la informo che questo avviene dopo le fasi precedenti e su una percentuale dei posti disponibili. Mi chiede ancora come ottenere un incarico di presidenza e infine desidera chiarimenti per andare in pensione. A quel tempo si poteva andare in pensione ancora
in giovane età con nessuna penalizzazione. La collega prende appunti in maniera minuziosa. Si nota che è giù di tono. La incontro dopo un po’ di tempo. E’ serena, sorridente e rilassata. Immagino che abbia ottenuto quello che le stava a cuore.
Le chiedo qualcosa. Mi informa che è sempre nella stessa scuola e insegna francese. Nel frattempo si è separata, è in attesa di divorzio e convive con un nuovo compagno. Non conosco il seguito.