“Non dimentichiamo che i nostri padri e nonni erano migranti”, così ha detto il ministro Moavero, ricordando la tragedia di Marcinelle, in Belgio, nel 1956, in cui persero la vita 262 minatori di cui 136 immigrati italiani. A cui, oltre a Salvini, rispose piccato anche Di Maio: “Marcinelle insegna che non bisognerebbe migrare dall’Italia”.
E infatti migrare dall’Italia è un piacere, una gita fuori porta e non una necessità, vista, non solo la cronica mancanza di lavoro, ma anche la inaccettabile carenza di strutture, dove tenere le nostri menti migliori.
A dirlo ancora una volta l’Ocse, sulla base di un indicatore bibliometrico. Tra il 2011 e il 2016 l’Italia è il paese europeo con i deflussi più elevati: 10964 ricercatori emigrati all’estero, di cui oltre il 90 percento dal 2008 e oltre il 58% dal 2011.
I dati Ocse mostrano come, tra il 2006 e il 2016, il bilancio dei flussi dei ricercatori dal nostro sistema con i singoli paesi sia sempre in rosso, non solo con potenze come gli USA, la Germania e il Regno Unito ma anche con paesi come la Spagna che in un tempo non lontano non erano mete ambite.
"Nelle more dell’emissione della nota M.I.M. sui termini, modalità e presentazione delle domande, da parte…
Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una settantina di studenti di tre…
L’insegnante e scrittore Christian Raimo ripercorre con ‘La Tecnica della Scuola’ i motivi che hanno…
La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in…
In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…
Nelle scuole della provincia autonoma di Trento sta per arrivare una grande novità: come annunciato…