E infatti il sindaco di Calci aveva ricordato: “L’ultima volta che è stato qui un ministro era il 1975 ed era Giovanni Spadolini appena nominato ministro dei Beni culturali”. Da almeno 15 anni, ha sottolineato il primo cittadino, “lo Stato ha abbandonato la Certosa ora grazie a questa visita mi aspetto una rinnovata attenzione da parte del Governo”. E per questo la ministra Carrozza ha assicurato “interesse e impegno” anche a nome del ministro dei Beni culturali Massimo Bray, “al quale riferirò quanto ho visto”.
“Mi avevano detto più volte dello stato di degrado in cui versa la Certosa – ha spiegato Carrozza – ma rendersene conto di persona fa un certo effetto. Servono interventi urgenti e penso che quello di oggi sia un nuovo inizio”.
La Soprintendenza di Pisa ha già fatto una stima dei danni: servono almeno 5,5 milioni di euro per garantire le adeguate alle coperture dell’edificio che in più punti soffre di pesanti infiltrazioni d’acqua e finora il problema è stato quello di trovare i finanziamenti per questo al ministro Carrozza è stato chiesto un impegno preciso del Governo sulla questione delle sponsorizzazioni dei privati a favore dei Beni culturali. “Credo – ha risposto Carrozza – che il ministro Bray stia lavorando proprio in questa direzione e ha già nominato una commissione di esperti di cui fanno parte Giuliano Amato e Salvatore Settis che stanno studiando l’aspetto normativo. Io sono favorevole a queste soluzioni e infatti ho già aperto alle donazioni a favore della scuola e dell’università”.
“Quando il presidente Barack Obama verrà a Pisa lo porterò qui a visitare anche questo splendido monumento nazionale. Poi potrà andare anche a Firenze”. “Pisa e il suo territorio hanno tante ricchezze da mostrare – ha aggiunto Carrozza – e noi pisani dobbiamo impegnarci a promuoverle nel mondo e a portare qui quante più persone e personalità possibile. Ma sono sicura che insieme al premier Enrico Letta sapremo valorizzare questi luoghi straordinari”.
La Certosa di Calci è un ex monastero certosino ed è un museo nazionale: in un’ala dell’edificio ospita anche il museo di storia naturale dell’Università di Pisa. Insieme le due realtà culturali lo scorso anno sono state visitate da oltre 50 mila persone risultando il complesso monumentale più visto nel territorio provinciale dopo piazza dei Miracoli, a Pisa.
Da molti anni il complesso monumentale vive un gravissimo stato di degrado con pesanti infiltrazioni d’acqua dalle coperture superiori che con il passare degli anni rischiano di comprometterne la stabilità. Già in passato si sono verificati piccoli crolli e cedimenti strutturali e alcune aree dell’edificio risultano puntellate e inagibili. Gli enti locali e altre associazioni del territorio da tempo chiedono l’attenzione del Governo affinché si facciano interventi strutturali di restauro. Per i soli interventi di somma urgenza sulle coperture la soprintendenza ha stimato che servirebbero due-tre anni di lavori per un investimento complessivo di almeno 5,5 milioni di euro.
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