Il bando dell’ateneo online, per quanto si legge sul magazine, che avrebbe consentito alla ministra di diventare professoressa ordinaria, non avrebbe avuto i requisiti minimi di legge e quindi non sarebbe nemmeno valido. La conseguenza normale è dunque che Maria Chiara Carrozza non sarebbe in possesso del titolo che le ha consentito di diventare docente, quindi rettore dell’università e quindi ministra. Un bel casotto dai risvolti tutti da vedere.
L’inchiesta che sta mettendo in ansia non solo la ministra ma anche il Governo Letta, già impelagato col caso Idem, è partita dall’inchiesta del Corsera.it secondo cui anche la ministra Maria Chiara Carrozza avrebbe partecipato ad un bando di concorso per professore ordinario, emanato da una di queste università telematiche che utilizzano in maniera surrettizia lo strumento dell’incardinamento dei professori straordinari a tempo determinato,al fine di ovviare ai parametri imposti dal regolamento sui requisiti minimi.
Il riscontro fra l’altro è possibile averlo direttamente sul sito del Miur dove si evince che molte di queste università hanno incardinato decine e decine di professori straordinari, equiparati in tutto e per tutto ai professori ordinari, che al contrario hanno superato l’abilitazione scientifica nazionale.
Un artificio, dice il Corsera, che consente a queste università sia di fare soldi e sia di operare, per cui se così fosse il bando di concorso cui partecipò la ministra Carrozza, conseguendo l’abilitazione a professore ordinario, sarebbe minato da nullità “ab origine”.
In altre parole, specifica, il Corsera il bando di concorso che ha visto l’abilitazione di professore ordinario del ministro Maria Chiara Carrozza, sarebbe stato emesso da un ateneo che aveva in realtà i requisiti minimi per poter operare. Per quale motivo gli atenei on line continuano ad incardinare professori stroardinari, pur lanciando decine di bandi di concorso per professori ordinari?
E soprattutto, come mai si continuano ad incardinare professori straordinari a tempo determinato, se al contrario si potrebbe dare seguito alla chiamata di professore ordinario?