La ministra, riferendosi al crollo di circa 30 metri di mura medievali di Volterra per il maltempo, ha detto che “questo è il danno più grosso che ho visto, esprimo la vicinanza del Governo alla cittadinanza. Sono rimasta impressionata”.
“E’ necessario avere in tempi rapidi una road map di come agire a tutela di queste mura che sono un patrimonio di tutto il mondo. Già lunedì ne parlerò con il ministro per i Beni culturali Bray per vedere come risolvere il problema della tutela di beni storici e culturali come questo. Occorre un piano nazionale e interministeriale per il monitoraggio e la prevenzione”.
“Vorrei dire ai volterrani e all’Amministrazione comunale che seguirò personalmente questa vicenda e solleciterò tutti i ministeri competenti per un rapida soluzione”. Sul luogo della frana è arrivato anche il Governatore della Regione Toscana Enrico Rossi.
“Il presidente Letta mi ha chiesto di essere presente e per quanto possibile il Governo metterà a disposizione risorse per il ripristino delle mura”.
E poi di fronte allo scempio causato dal nubifragio, ha pure detto:
“Propongo un progetto nazionale di ricerca su monitoraggio e prevenzione delle condizioni idrogeologiche del territorio con tecnologie avanzate”.
“Quanto è successo in questi giorni testimonia che serve un’alleanza tra ricerca, governo ed enti locali per affrontare il tema allo scopo di prevenire per uscire dalla logica dell’emergenza”.
I danni in tutta la provincia però sono ingentissimi e non ancora del tutto quantificati: per milioni di euro secondo le associazioni degli agricoltori che denunciano il rischio di perdere il raccolto del grano (in provincia di Pisa interessa 1.300 imprese) e chiedono «una sospensione di un anno del pagamento degli oneri fiscali». Danni stimati intorno ai tre milioni di euro anche per ripristinare le viabilità comunali e provinciale. Allagamenti e frane hanno interessato anche altre zone della Toscana nel Grossetano, a Prato, in provincia di Pistoia e nella valle del Cecina in provincia di Livorno.