I governanti dell’Istruzione pubblica di un Paese hanno una responsabilità enorme: non possono commettere scivoloni, debbono dare l’esempio.
Non è andata così per la ministra dell’istruzione svedese, Aida Hadzialic, fermata giovedì scorso a Malmo alla guida della sua auto in stato di ebbrezza.
Poche ore dopo, la ministra, travolta dalle critiche, è stata costretta a rassegnare le dimissioni, due anni dal suo insediamento come responsabile dell’Istruzione svedese.
A “tradirla”, probabilmente, è stata anche la giovane età: Hadzialic, 29 anni, musulmana nata in Bosnia-Herzegovina, giunta in Svezia all’età di cinque anni, aveva un tasso alcolemico di 0,2, che in Svezia costituisce il limite per chi guida, e rischia fino a sei anni di carcere.
Presentando le dimissioni al premier Stefan Lofven, la ministra ha detto di aver fatto “il più grande sbaglio della mia vita”: uno sbaglio che non dimenticherà mai.
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