Spettabile Redazione,
ho letto l’intervista alla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli comparsa in questi giorni su “La Repubblica”. La Ministra dichiara di stare a contatto con i ragazzi. ù
Sorprende quindi che alla domanda: “Cosa ne pensa dello smartphone in mano a un tredicenne?” risponda: “È uno strumento che facilita l’apprendimento, una straordinaria opportunità che deve essere governata.
Se lasci un ragazzo solo con un tablet in mano è probabile che non impari nulla, che s’imbatta in fake news e scopra il cyberbullismo.
Questo vale anche a casa. Se guidato da un insegnante preparato, e da genitori consapevoli, quel ragazzo può imparare cose importanti attraverso un media che gli è familiare: internet. Quello che autorizzeremo non sarà un telefono con cui gli studenti si faranno i fatti loro, sarà un nuovo strumento didattico”.
Ma la Ministra sa che anche il tablet è collegabile a internet, con tutti i pro e i contro del caso??!
E che i tablet sono regolarmente usati in alcune scuole?!
E la Ministra non immagina che anche con gli smartphone i ragazzi saranno esposti a pericoli e distrazioni come fake news, cyberbullismo e altro??!
Sempre su “La Repubblica” gli stessi ragazzi (cfr. videointerviste a studenti di Roma e Milano) evidenziano tali rischi!
Infine, vorrei poter riportare una considerazione della professoressa Roberta De Monticelli comparsa tempo fa sul sito phenomenolgylab.eu. Questo a proposito della necessità della laurea che la Ministra, nell’intervista, reputa così basilare.
http://www.phenomenologylab.eu/index.php/2016/12/laurea-ministro-istruzione/
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