La ministra dell’istruzione, Stefania Giannini, col governatore del Veneto, Luca Zaia, il sindaco di Venezia, all’aeroporto Marco Polo per l’arrivo da Parigi della salma di Valeria Solesin, la 28enne ricercatrice veneziana morta nell’assalto terroristico al Bataclan.
{loadposition bonus}
L’atterraggio, con volo di Stato, è avvenuto alle 12.45 di sabato scorso. Ad attendere il feretro, oltre ai parenti, anche il prefetto Domenico Cuttaia e il presidente di Save Enrico Marchi. La procura di Venezia, che ha aperto un fascicolo sull’omicidio, eseguirà un esame esterno del cadavere, visto che venerdì il procuratore aggiunto Adelchi D’Ippolito ha confermato la volontà di non eseguire una seconda autopsia su un corpo già martoriato, dopo quella di Parigi. L’esame avverrà all’obitorio dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre e da lì poi il corpo sarà portato a Ca’ Farsetti con una scorta della Polizia municipale dove sarà allestita la camera ardente dalla giornata di domenica.
La bara è stata esposta al pubblico domenica, dalle 10 alle 19, e lunedì (9-19) per l’estremo saluto dei concittadini nell’androne del municipio a Ca’Farsetti, sede del Comune, davanti al Canal Grande. Per la giovane non è previsto alcun picchetto d’onore ma solo una attenta sorveglianza gestita dalla polizia municipale che, fino al giorno del funerale, in programma martedì in Piazza San Marco, gestirà la situazione.