La ministra Giannini ha cancellato l’incontro con il Forum delle Associazioni Studentesche in programma per domani dove l’UdS le avrebbe consegnato centinaia di lettere provenienti da studenti che rischiano di essere esclusi dall’università a causa del numero chiuso. Indignate le associazioni studentesche rilanciano la mobilitazione: oggi abbiamo contestato la ministra a Torino, all’inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico, consegneranno comunque le lettere al MIUR il 22 Aprile, data in cui verranno resi pubblici i punteggi conseguiti dagli studenti ai test .
“Abbiamo raccolto centinaia di lettere di studenti che vedono negata la libertà di scegliere il proprio futuro a causa del numero chiuso e di tutta risposta – denuncia Roberto Campanelli, coordinatore nazionale l’Unione degli Studenti – la ministra ha deciso di cancellare l’incontro in programma per domani con le associazioni studentesche. Dopo l’assenza della ministra all’incontro con i rappresentanti degli studenti di tutt’Italia del CNPC, questo è l’ennesimo vergognoso segnale di chiusura al dialogo e all’ascolto.”
“La ministra Giannini al momento dell’insediamento si era detta perplessa rispetto al sistema del numero chiuso, intanto l’unica risposta data agli studenti che da mesi protestano contro test ingiusti e sempre più escludenti è stata il silenzio. – dichiara Federico Del Giudice, portavoce nazionale della Rete della Conoscenza – Migliaia di aspiranti medici sono in agitazione perché un test ingiusto e pieno zeppo di irregolarità rischia di costringerli a rinunciare al proprio sogno, serve urgentemente riaprire una discussione sul sistema di sbarramento all’accesso dei corsi di laurea e invertire radicalmente la rotta delle politiche del governo su questi temi.”
“La ministra Giannini è stata oggi a Torino per l’inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico, gli studenti in presidio hanno contestato la cerimonia e hanno costruito una “contro-inaugurazione” l’anno accademico. – dichiara Alberto Campailla, portavoce nazionale di Link – Oggi pomeriggio saremo ancora in presidio all’Unito in concomitanza con il CDA per contrastare l’introduzione del numero chiuso a Psicologia. L’estensione del sistema di sbarramento all’accesso dell’università a tutti i corsi di laurea è una scelta preoccupante e grave, i limiti e contraddizioni del numero chiuso a Medicina e Architettura sono evidenti ed estenderle in maniera massiccia vuol dire perseverare nell’espulsione di massa degli studenti dall’università.”