La questione della parità di genere nella Legge elettorale ”sembra diventata una battaglia maschi contro femmine e svilisce tema importante”.
”Non sono una fan delle quote rosa in sessun contesto”, ha indicato la titolare del Miur aggiungendo che, invece, ”serve un cambiamento culturale che porti pari opportunità di partenza a chi ha talento e vuole impegnarsi, sia in politica, sia nel mondo degli affari”. ”La sensazione – prosegue il ragionamento della ministra – è che non vi sia alcun paese europeo che abbia per legge l’attribuzione del 50% della rappresentanza parlamentare, ma il divario italiano è talmente forte che da qualche parte bisogna pur cominciare: come in economia quando si rende necessario il cosiddetto ‘effetto shock’ e come è stato per la legge che ha imposto la presenza femminile nei consigli d’amministrazione delle società quotate”.
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