La musica tra le materie di base come l’italiano e la matematica: convegni a Roma il 22 e 23 aprile

Quali strategie per una corretta alfabetizzazione musicale nella scuola dell’obbligo? A questa ed altre domande sul rilancio della musica intrapreso dal Ministero della pubblica istruzione cercheranno di rispondere diversi esperti in materia il 22 e 23 aprile Roma durante una due giorni di convegni internaizonali dal titolo “La musica per tutti: il fondamento filosofico nell’apprendimento musicale  nel sistema formativo”. I convegni sono stati organizzati dal Comitato nazionale per l’Apprendimento pratico della musica, insieme all’Università degli studi di Roma Tre, al Teatro dell’Opera di Roma e all’Istituto di Studi Germanici.
I presupposti attorno a cui si muoverà il dibattito sono quelli che la musica nella società moderna deve essere accettata come pratica fondamentale per il completo sviluppo dei giovani; ma per farlo dovrà essere trasmessa ad un livello base, alla portata di tutti.
Di recente viale Trastevere – attraverso la nota del 13 marzo 2008 – ha chiesto alle strutture scolastiche dell’obbligo di “rivalutare il ruolo educativo della pratica musicale nella convinzione che l’essenza dell’apprendimento musicale risieda nella creazione e non nella replicazione”. Un percorso da attuare attraverso “momenti di riflessione e di proposta” in grado di determinare “le condizioni necessarie per l’inserimento della pratica musicale a pieno titolo nelle attività educative e didattiche delle scuole”.
Durante la due giorni si esamineranno quindi i vantaggi che scaturiranno dalla decisione di affiancare nella scuola dell’obbligo l’insegnamento della musica, a partire dal prossimo settembre, a materie basilari come l’italiano e la matematica: un’alfabetizzazione musicale che dovranno adottare tutti gli istituti pubblici e non solo quelli più sensibili a questo tipo di linguaggio.
Ritmo dell’esistere, disciplina delle emozioni, esperienza audiovisiva come modello di conoscenza sono alcuni degli aspetti che verranno discussi duranti i convegni: il primo si svolgerà nell’ateneo di Roma Tre, il 22 aprile, nell’aula magna della Facoltà di Lettere e Filosofia, a partire dalle 14.30; il giorno dopo, mercoledì 23, l’appuntamento è alle 9.30 al Foyer Teatro dell’Opera di Roma; nel pomeriggio, con inizio alle 15.00, è fissato il convegno di chiusura presso l’istituto italiano di Studi Germanici, a villa Sciarra – Wurts.
L’obiettivo – fa sapere il comitato nazionale per l’Apprendimento pratico della musica, presieduto dall’ex ministro dell’Istruzione Luigi Berlinguer che parteciperà ai convegni – è di evidenziare e approfondire quei temi di pensiero che attribuiscono alla musica un ruolo fondamentale per la formazione dell’individuo e dell’intera società. In tale prospettiva il convegno propone il superamento della radicata contrapposizione tra musica teorica e musica pratica, tra speculazione astratta e sonoro sensibile, in una sintesi moderna che vuole abbattere gli antichi steccati per perseguire e raggiungere un unico, importante obiettivo. Con questi incontri – concludono dal comitato nazionale per l’Apprendimento Pratico della Musicaintendiamo trasmettere l’importanza di fondare su solide basi concettuali la presenza, nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, della cultura musicale intesa non nel mero senso del tradizionale insegnamento storico-teorico, ma anche e soprattutto come pratica musicale non professionale, alla portata di tutti”.
I convegni serviranno quindi a capire quali strategie formative saranno più indicate per puntare da una parte alla formazione e all’educazione sentimentale del singolo, dall’altra a promuovere la socializzazione e l’integrazione dei giovani mediante l’esecuzione d’insieme.
 
 
Alessandro Giuliani

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