Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, torna a caldeggiare lo studio della musica all’interno del curricolo scolastico della scuola primaria. Una disciplina che oggi, invece, viene insegnata solo attraverso progetti esterni o all’interno di più ampi programmi disciplinari.
“C’ è il mio impegno per portare la musica nella scuola sin dalla primaria”: ha spiegato il titolare del dicastero dell’Istruzione, parlando il 9 dicembre al Conservatorio San Pietro a Majella dopo la consegna delle chiavi di Napoli a Riccardo Muti.
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La presa di posizione di Giannini è giunta proprio come risposta al direttore d’orchestra, in questi giorni inserito nella lista dei papali come prossimo presidente della Repubblica, che dal palco aveva lamentato l’assenza della musica dalle scuole italiane.
Il ministro ha detto anche che bisogna ripensare alla struttura dei conservatori “dando loro libertà da vincoli burocratici”.
Insomma, sull’introduzione della musica nelle ex elementari il responsabile del Miur ci ha messo la faccia: la speranza di tanti docenti interessati all’insegnamento della musica ai bambini in tenera età, è che al più presto l’impegno si concretizzi in atti concreti.
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