Attualità

“La PA per adesso non è per i giovani ma lavorare per lo Stato è motivo d’orgoglio”. Il nuovo corso della scuola di formazione per il bene comune insieme agli studenti

La Pubblica Amministrazione non è per i giovani, almeno adesso: solo l’1% dei dipendenti ha meno di 30 anni. Ma lavorare per lo Stato, o per le sue articolazioni, è motivo di orgoglio, per le nuove generazioni. Il rapporto tra politica e burocrazia deve essere equilibrato, senza che l’una prevarichi l’altra o, addirittura, che siano in contrasto. L’obiettivo deve essere uno solo: erogare servizi efficienti ed efficaci ai cittadini.

Sono queste alcune delle conclusioni emerse durante la prima lezione della Scuola di formazione per il bene comune, organizzata da Futurlab, sul tema: “Il rapporto tra politica e burocrazia per il buon andamento della Pubblica Amministrazione”. Al tavolo dei relatori si sono alternate personalità di rilievo nazionale, impegnate in settori diversi, dal pubblico al privato, dalla formazione all’informazione, con alcune eccellenze catanesi, come Mirja Cartia D’Asero, amministratore delegato de Il Sole 24 ore, Veronica Nicotra, segretario generale dell’ANCI, Anna Finocchiaro, presidente dell’associazione Italiadecide, Ida Nicotra, ordinario di Diritto costituzionale all’Università di Catania. I lavori, nell’Aula magna del Rettorato, sono stati preceduti dall’intervento di Antonio La Ferrara, presidente di Futurlab, di Giuseppe Cicala, direttore della Scuola di formazione per il bene comune, e di Salvatore Motta, presidente di CDO Sicilia, partner della Scuola. Particolarmente qualificati gli interventi di Alessandro Dagnino, assessore regionale all’Economia, Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Francesco Tagliente, presidente della Fondazione Insigniti all’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Francesco Tufarelli, dirigente generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Carlo Mochi Sismondi, presidente di Forum P.A., Renato Loiero, consigliere economico del Presidente del Consiglio dei Ministri. Interventi moderati da Fabrizio Tigano, ordinario di Diritto amministrativo all’Università di Messina.

Partecipata e attiva la presenza degli studenti dell’Istituto Benedetto Radice di Bronte e del Principe Umberto di Savoia di Catania. Contributi degli studenti universitari: Luigi Nicolosi (Associazione studentesca Koinè), Costantino Ragonese (Giurisprudenzattiva), Paolo Russo (Crediamoci), Edoardo Barbagallo (La finestra), Emmanuele Consoli (WeloveUnict).

Seconda lezione sabato 14 dicembre, alle 9,30, nel Teatro Sangiorgi, su: “La qualità dei servizi pubblici e la sicurezza urbana per migliorare la vivibilità delle città”.

Redazione

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