Secondo un sondaggio condotto da ScuolaZoo, tramite il suo canale Instagram, gli studenti impegnai negli esami di Sato sarebbero più confusi che persuasi, soprattutto in riferimento alla prova orale e alle fatidiche 3 buste.
Come è infatti noto da quest’anno i candidati non porteranno più la tesina per dare il via alle prove orali, ma dovranno affidarsi alla sorte “pescando”, come con la famosa Ruota della fortuna televisiva del compianto Mike Bongiorno, un argomento nascosto in una delle tre buste, da cui partirà poi il colloquio.
Un tiro a sorte, insomma, e, per restare sempre in argomento televisivo e i modo particolare col famoso e bravissimo Mike Bongiorno, dovranno rispondere innanzitutto alla domanda del presidente della commissione: “Quale scegli, la 1, la 2 o la busta numero 3?”.
Un quiz a tutti gli effetti, voluto, come ha dichiarato “lui personalmente di persona”, il ministro: “L’idea mi è venuta durante la notte”, ma non in sogno, vogliamo sperare, in somiglianza della smorfia.
Una scelta voluta da Bussetti, ma forse adottata per complicare le cose e sibilare pure qualche dose d’ansia in più nel cuore dei ragazzi che devono affidarsi alla sorte e meno alla cultura, perché può capitare che, chiosa Bussetti, “studi 500 pagine” e poi ti chiedono la 501 e va tutto a catafascio. Il messaggio che passa è dunque il solito, e cioè che sarà sempre la “fortuna” a guidare e stabilire il merito, com’è d’altra parte nella nostra vecchia costumanza.
Ma, tornando alla indagine di ScuolaZoo, sembra proprio che le tre buste (che non sono dunque bustarelle, altra invenzione nostrana) introdotte per l’orale, a causa della visione notturna del ministro, spaventino il 70% dei ragazzi, mentre un buon 25% teme la seconda prova multidisciplinare. Il restante 5% invece è talmente immerso nell’ansia che non sa neanche cosa sia la cosa che più lo terrorizzi.
Dunque la “fortuna”, e affidarsi alla “sorte” o al “caso” o al “fato” o al “destino”, come si vuole comunque chiamare il fatidico “colpo di sedere” terrorizza la maggior parte dei ragazzi.
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