E’ morto poche ore fa Gioacchino Maviglia: ne ha dato notizia sul proprio profilo Facebook il figlio Roberto, molto noto nel suo territorio per aver ricoperto l’incarico di sindaco di Cassano d’Adda per diversi anni.
“Ha vissuto il suo lavoro come una vera missione – ricorda il figlio – voleva una scuola diversa, nuova, rinnovata e moderna, in cui i bambini e le bambine, quelli che lui definiva ‘i suoi veri datori di lavoro’, non fossero dei contenitori da riempire di nozioni, ma persone ciascuna con una sua personalità, con delle capacità e dei talenti che la scuola doveva saper cogliere e valorizzare”.
Originario di Africo, dove era nato nel 1936, aveva iniziato a lavorare come capostazione; dopo il suo trasferimento in Lombardia fu docente nella scuola elementare di Vaprio d’Adda dal ’62 al ’69; dal ’69 al ’96 insegnò presso la scuola primaria di Groppello di Cassano d’Adda (MI).
Aveva aderito al Movimento di Cooperazione Educativa di cui era poi diventato segretario nazionale fra il 1968 e il 1969, e aveva collaborato intensamente con Mario Lodi occupandosi di didattica delle scienze, ma non solo.
E’ suo, per esempio, l’ormai introvabile volume “I Polinesiani”, una raccolta di materiali documentari e fotografici finalizzati a far conoscere agli alunni i caratteri essenziali della cultura dei popoli che vivono nelle isole del Pacifico: si trattava di fatto di vere e proprie “lezioni” di antropologia culturale, un ambito di ricerca e di studio che il Movimento di Cooperazione aveva sviluppato soprattutto negli anni ’70.
Con Mario Lodi aveva lavorato per il giornale per bambini AeB e aveva ricoperto anche l’incarico di redattore della Biblioteca di Lavoro, curando personalmente alcuni volumetti (1914-15, neutralità o intervento, Sentenze dei tribunali italiani durante la prima guerra mondiale, Il pane, La previsione del tempo).
Scrive di lui Maria Rosaria Di Santo, autrice di un ampio volume di ricerca sulla Biblioteca di Lavoro: “Era divenuto famoso nel Gruppo di Redazione per il suo leggendario impegno e rigore, nei suoi fascicoli ha focalizzato l‘attenzione sulle problematiche sociali, sulla lettura e interpretazione di documenti e sulla controinformazione”.
E’ stato socio fondatore e per molti anni amministratore, membro del Comitato scientifico e formatore della Casa delle Arti e del Gioco voluta da Mario Lodi che l’aveva creata “investendo” il premio internazionale Lego che aveva ricevuto nel 1989.
Nello scorso mese di novembre, a Mario Lodi, Gioacchino Maviglia, Aldo Pallotti (un altro grande maestro amico di Lodi) era stata dedicata a Cassano d’Adda una importante manifestazione culturale per ricordarne lo straordinario impegno per la comunità e per il territorio.
Con Gioacchino Maviglia se ne va un altro straordinario testimone di una scuola sempre attenta ai bisogni e ai diritti delle bambine e dei bambini soprattutto di quelli che “avevano di meno”, come avrebbe detto Don Milani.
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