Perché il lavoro dei docenti della scuola primaria, soprattutto se operano in scuole situate in zone a rischio, non è ritenuto gravoso e usurante? Ho 62 anni e 41 anni e 6 mesi di servizio: quest’anno non sono potuta andare in pensione per quattro mesi. Prevedevo di andare il prossimo anno, considerando che i requisiti richiesti erano invariati e avrei avuto un anno in più sia di età sia di servizio. Invece ora si parla di Ape. Ma sono matti? Giocano sulla nostra pelle: prima la legge Fornero che ci ha bloccati, ora l’altra beffa.
Anche questo non è burnout? Sono stanca e acciaccata e questo continuo cambiamento e rinvio del giorno in cui potrò andare in pensione è un ulteriore motivo di stress. Non potrò aderire all’Ape, non posso permettermi una riduzione della pensione che è già inferiore rispetto allo stipendio.
Sarò costretta a continuare, ma il fatto di sapere di non essere in perfetta forma e che i miei alunni si accorgono quando sto male mi fa stare ancora più male. Tra l’altro c’è anche, di conseguenza, il rinvio del giorno in cui prenderò il TFS, la cui somma mi è necessaria in questo particolare momento della mia vita e sulla quale avevo riposto le mie speranze per l’utilizzo che ne dovrei fare. Invece…. beffa su beffa.
Dice un proverbio: “Al povero povertà e al ricco ricchezza” e come docente ritengo di fare parte della categoria dei poveri e di subire continue frustrazioni.
Se passerà questa proposta sarà una vera e propria ingiustizia.
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