La piattaforma COBAS per lo sciopero generale della scuola del 6 maggio 2022
Abbiamo convocato lo sciopero generale dell’intera giornata del 6 maggio 2022 del personale docente, educativo ed Ata delle scuole di ogni ordine e grado con i seguenti obiettivi:
Contro i quiz Invalsi e il Sistema nazionale di valutazione, che hanno effetti retroattivi negativi sulla didattica, standardizzano gli insegnamenti, trasformano i docenti in “addestratori ai quiz”, discriminano gli studenti con BES.
Contro il Decreto scuola che introduce inaccettabili modalità per la stabilizzazione dei precari e una formazione triennale in orario aggiuntivo, che diventerà obbligatoria per i docenti neo-immessi dal 2023-24, con incentivazione salariale e verifiche selettive per creare gerarchie tra i/le lavoratori/trici, veicolare la logica della scuola-azienda e restringere pluralismo didattico e libertà di insegnamento.
Contro il taglio dello 0,5% del PIL delle spese per l’istruzione previsto dal DEF 2022 a fronte di un aumento delle spese per le armi.
Per il rinnovo del CCNL scaduto da più di due anni, con aumenti significativi uguali per tutti/e, per recuperare almeno il 20% del potere salariale perso negli ultimi anni e difendere i salari reali dalla ripresa dell’inflazione e del carovita.
Per investire i fondi del PNRR per ridurre a massimo 20 il numero degli alunni/e per classe (15 in presenza di disabili), assumere i docenti con 3 anni di servizio e gli Ata con 2, investire in modo significativo nell’edilizia scolastica.
Contro la cd didattica delle competenze addestrative, per una scuola pubblica che punti allo sviluppo degli strumenti cognitivi e dello spirito critico.
Per il potenziamento degli organici docenti ed Ata, l’immissione in ruolo su tutti i posti vacanti, la stabilizzazione dei posti Covid e il ripristino integrale delle sostituzioni con supplenze temporanee.
Per utilizzare i docenti rientrati dalla sospensione senza demansionamento né prolungamento d’orario.
Contro il lavoro gratuito degli studenti nei PCTO e negli stage, con il rischio di morire sul lavoro, come avvenuto recentemente; per sospendere tali attività e restituire alle scuole la decisione se svolgerle o meno e per quante ore.
FERMARE LA GUERRA, FERMARE IL RIARMO.
Nella giornata del 6, si terranno manifestazioni locali, a Roma alle 9.30 al Ministero dell’Istruzione.
Lo sciopero è convocato anche da Cub, Unicobas, Usb e Cobas Sardegna.