Home Attualità La polemica è servita: non più Natale ma Festa d’inverno?

La polemica è servita: non più Natale ma Festa d’inverno?

CONDIVIDI

Breaking News

April 19, 2025

Dl Pa, le novità per la scuola: assicurazione sanitaria per il personale estesa e nuove assunzioni di docenti di religione

Compiti vacanze di Pasqua, i genitori alla ds: “Scuola alienante, i nostri figli hanno diritto al riposo più di ogni lavoratore”

Libri di testo, prezzi di copertina per la primaria e tetti di spesa per la secondaria a.s. 2025/2026 

Elenchi aggiuntivi Gps 2025: come fare domanda senza errori? La consulenza con l’esperto

L’Istituto universitario europeo di Fiesole (Eui) vorrebbe rinominare la festa più sentita, attesa, amata e popolare della cristianità e proprio per evitare il riferimento religioso, permettendo così a tutti di riconoscersi in un momento di serenità, ha proposto di rinominare il Natale “Festa d’inverno”.

La proposta dell’ Istituto  sarebbe inquadrata all’interno di quanto previsto dal ‘Piano per l’uguaglianza etnica e razziale dell’Eui’. 

“Ancora nessuna decisione presa, c’è un dibattito in corso”, conferma all’AdnKronos il segretario generale dell’Eui.

Un dibattito, che come è immaginabile, ha visto subito la squadra dei frombolieri della Lega lapidare perfino l’idea: “Questa proposta apparentemente sconclusionata risponde in realtà a un’ondata di pensiero politicamente corretto che mira a cancellare i tratti distintivi della nostra civiltà in nome di un presunto rispetto delle altre culture. Ma non ci può essere rispetto per gli altri se non impariamo a rispettare innanzitutto noi stessi. Mi auguro quindi un passo indietro immediato su questa decisione da parte dei vertici dell’Istituto”. 

Scrivono in una nota deputati di Fratelli d’Italia: “Cambiare nome al Natale somiglia, davvero troppo, al titolo di un romanzo grottesco. Se fosse confermata questa decisione, presa all’Istituto Universitario Europeo di Fiesole, per le notizie che apprendiamo, si tratterebbe dell’ennesima boutade irrispettosa della cristianità che invece caratterizza una realtà di accoglienza”.

“Confidiamo che una scelta simile venga ripensata, proprio in virtù dell’inclusività stessa perché, così ipotizzata, somiglia molto ad altre che portano a togliere i crocefissi dalle aule scolastiche, in un clima di ‘cancel culture’ che, diffondendosi, tenta di azzerare i valori occidentali”.