Nello statino relativo al mese di gennaio risulta che mia moglie (docente) avrà una decurtazione di circa 200 euro netti rispetto allo stipendio che percepiva nel 2013 (a partire dal mese di maggio, quando maturò lo scatto d’anzianità). Spero ci sia uno statino integrativo e che non ci abbiano preso per i fondelli, perché sarebbe una vergogna ed uno scandalo rubare i soldi in questo modo. I docenti, fino a prova contraria, non sono privilegiati fannulloni, ma cittadini che hanno dedicato la propria vita alla scuola.
Sarebbe intollerabile subire questo affronto da parte di politici che non hanno la minima idea che cosa voglia dire “lavorare”, vivere con uno stipendio da fame, mandare avanti una famiglia, far studiare i propri figli all’università ecc..
Qui stiamo, veramente, toccando il fondo, stiamo distruggendo le persone, la scuola e il Paese, con il solo risultato di tirare a campare fino alle prossime elezioni, ma depauperando il PIL sul lungo periodo, come dimostrano tutte le ricerche al livello internazionale (chi non investe in istruzione, alla lunga ci rimette). Se continuano di questo passo, oltre ad avere i nostri migliori giovani che vanno all’estero a lavorare, d’ora in poi andranno fuori anche i pensionati a vivere in Paesi (come la Tunisia) dove le pensioni godono di un trattamento impositivo molto favorevole (e il nostro Stato ci rimetterebbe buona parte dell’Irpef). Ma siamo arrivati, veramente, alla frutta?
Le avventure della cagnolina Pimpa tradotte in arabo per raccontare ai giovani studenti del Kurdistan…
Spesso si dice che le ultime generazioni sono ossessionate dai social, dai like, dalle apparenze:…
Durante l'evento per la nascita della Fondazione intitolata a Giulia Cecchettin, dedicata alla memoria della…
Nella Sala della Regina di Montecitorio si è svolta la “Presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin” in…
Il cantante 31enne Ghali ha nuovamente lanciato un forte messaggio sociale, che anche stavolta riguarda…
Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha inviato una lettera ai ragazzi che…