Il sindaco di Castel Sant’Elia, pubblica Il Messaggero, scrive una lettera alla ministra Stefania Giannini, al prefetto e agli uffici scolastici regionale e provinciale, minacciando possibili risvolti penali contro la preside della scuola.
Sembra infatti che il primo giorno di scuola, il sindaco, presentandosi a scuola per il saluto agli alunni della prima elementare, si vede negato l’ingresso «chiudendomi platealmente il cancello in faccia di fronte ai bambini», scrive il sindaco. Il nodo del contendere sarebbe dunque la chiusura della scuola il sabato, deliberata dal consiglio di istituto lo scorso 29 giugno a valere sull’anno appena iniziato, sostenuta da oltre 1.500 firme.
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Tra gli allegati giunti a ministero e prefettura ci sarebbe, scrive il giornale, anche una nota del dirigente dell’ufficio scolastico regionale che due giorni prima dei fatti ha chiesto alla preside un rapporto dettagliato sulla rimodulazione dell’orario scolastico, ovvero sulla volontà di non applicare la delibera del consiglio di istituto in merito alla chiusura della scuola il sabato, su cui invece si è espresso in senso opposto il collegio dei docenti. Che però «è tenuto a osservare i criteri generali deliberati dal consiglio di istituto».
E il sindaco ora ci va giù duro: se i destinatari della lettera «dovessero riscontrare estremi di rilevanza disciplinare e/o penale, il sottoscritto resta a disposizione per tutelare il comune in ogni sede».
