La preside della scuola “Pertini”, del quartiere Sperone a Palermo, dopo l’arresto della dirigente scolastica della “Falcone” allo Zen, Daniela Lo Verde, per peculato e corruzione, dice all’Agi:
“Questa vicenda non mi sposta, non ci sposta di un millimetro, proseguiamo sulla nostra strada, sulle nostre buone pratiche. La responsabilità è personale e ognuno deve continuare a fare il proprio lavoro con disciplina e onore. Tenere dritta la rotta, con fiducia reciproca, senza fermarsi”.
“A fare male – avverte da un’altra periferia complessa della città – sono le etichette… ‘preside antimafia’, ‘preside di frontiera’, come ‘giornalista antimafia’, e così via. Ognuno fa e deve fare il proprio lavoro, compiendo il proprio mandato istituzionale: è questo importante, un mandato di comunità, che riguarda la scuola, il quartiere, la comunità tutta”.
Per la preside Di Bartolo si tratta di custodire e preservare “percorsi di fiducia reciproca, non solo quella che le persone, i ragazzi, il territorio hanno nella scuola, ma anche la fiducia che la scuola ha verso gli alunni e gli altri alleati in questa sfida. Le esperienze che facciamo nel quartiere, le gite culturali, l’Erasmus, i servizi di comunità, come l’avere pulito adesso la spiaggia di Romagnolo per chiedere il diritto al mare, che è il ‘diritto agli orizzonti’, sono un atto di fiducia nei confronti dei ragazzi. Talvolta si ha la tentazione di fare una ‘scuola difensiva’, e invece sulla fiducia si gioca il nostro ruolo e si costruiscono percorsi nuovi”.