Quella preside “va cacciata oggi stesso: questi intolleranti, violenti e fomentatori di odio devono essere allontanati dalle nostre scuole e non devono avere contatti con i nostri figli”.
È la reazione stizzita di Maurizio Gasparri (FI), vicepresidente del Senato, alla notizia che Maria Antonia Savio, dirigente scolastica di Casazza, in provincia di Bergamo, avrebbe vietato ad un coro di cantare Adeste Fideles, per le celebrazioni del Natale, perché il noto canto potrebbe irritare i ragazzi non cattolici e perché non rientrerebbe in un presunto progetto didattico ispirati ai musicanti di Brema. Lo spettacolo, tra l’altro, sarebbe stato realizzato dal Corpo musicale parrocchiale del paese.
Sulla vicenda, su cui la Lega Nord ha già presentato delle interrogazioni parlamentari, è quindi intervenuto a piedi uniti Gasparri: “Dopo i vili docenti di Firenze che hanno impedito la visita ad una mostra di dipinti di arte sacra, che nessuno ha toccato mentre andrebbero cacciati fisicamente dalla loro scuola, si registra un altro episodio e chiedo anche questa volta al Ministro Giannini di intervenire”, ha detto il senatore di Forza Italia.
“La Giannini risponda – continua Gasparri – in caso diverso denuncerò anche lei all’autorità giudiziaria per questi episodi di razzismo culturale e religioso che si stanno ripetendo, da Firenze a Bergamo, nelle scuole italiane”.
{loadposition procedimento}
Immediata, altrettanto dura, è stata la reazione della dirigente scolastica dell’Istituto del bergamasco. “Non ci sto: la religione non c’entra nulla, ho letto una ricostruzione dei fatti fantasiosa, cui si sono aggiunti commenti che offendono la verità dei fatti, il senso morale del mio lavoro e la mia persona”, ha dichiarato Maria Antonia Savio.
“Fra le molteplici attività del nostro Istituto c’è un articolato progetto di collaborazione con il Corpo Musicale, inizialmente previsto sull’intero anno scolastico – spiega -. Si tratta di un progetto legato alla musica con i bambini della primaria, denominato ‘I Musicanti di Casazza’ e ispirato alla celeberrima fiaba de ‘I Musicanti di Brema’. Il progetto è stato concentrato nella prima parte dell’anno e quindi si è preferito collocare lo spettacolo prima delle vacanze di dicembre”.
“Quando nel Consiglio di interclasse – conclude la ds – si è concordato il programma, è emersa l’ipotesi di eseguire l’Adeste Fideles e, da parte mia, la perplessità di come ciò non fosse coerente con il progetto didattico e il conseguente spettacolo. Una semplicissima eccezione, che nel passaparola e nella strumentalizzazioni di alcuni è diventato addirittura un ‘diktat’ che, in tutta evidenza, non fa parte di me”.
Metti MI PIACE sulla nostra pagina Facebook per sapere tutte le notizie dal mondo della scuola