In quattro giorni 22 morti, e nella sola giornata in ricordo delle vittime della strada, cinque deceduti tra cui dei giovanissimi, secondo i dati forniti dall’Asaps, l’Associazione amici della polizia stradale, che per quest’anno ha contato già 1.254 vittime.
Si parla di stragi costanti e gli incidenti stradali rappresentano ormai la principale causa di morte tra i bambini e i giovani adulti di età compresa tra 5 e 29 anni.
Inoltra, secondo quanto riferisce l’Onu, costano alla maggior parte dei paesi il 3% del prodotto interno lordo, un impatto devastante per le economie oltre che per le famiglie colpite.
A questi numeri si unisce pure il rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), secondo i cui rilievi il numero di vittime sulla strada in tutto il mondo rimane inaccettabilmente elevato, con circa 1,35 milioni di morti ogni anno.
Da qui l’appello dell’ Asaps, l’Associazione amici della polizia stradale: “E’ indispensabile il controllo degli uomini in divisa” ma anche che si finisca di “criminalizzare gli autovelox”, mentre occorre una campagna “di informazione sul rischio, rischio che va spiegato anche ai pedoni, ai ciclisti”.