Lo rileva lo studio Espad-Italia (European school survey on alcohol and other drugs), realizzato dal Reparto di epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa.
L’indagine Espad relativa al 2013 ha registrato un aumento non solo dei consumi occasionali di sostanze, ma anche di quelli quotidiani o frequenti: uno studente su cinque usa cannabis quasi ogni giorno, mentre l’1% degli studenti italiani è schiavo delle droghe pesanti, come l’eroina e la cocaina.
Secondo i risultati della ricerca, anticipata dall’agenzia Adnkronos, sono circa 36 mila gli studenti italiani che hanno provato eroina e/o altri oppiacei almeno una volta nella vita (l’1,5%) e di poco inferiore è il numero di chi l’ha utilizzata nell’ultimo anno (28 mila): cioè l’1,2% degli studenti. Di questi, poco meno di 16 mila, quasi l’1%, l’hanno consumata per 10 o più volte nell’ultimo mese.
Dall’indagine, che ha coinvolto 45 mila studenti delle scuole superiori e 516 istituti scolastici di tutta la penisola, è emerso chiaramente anche l’aumento del consumo frequente di cocaina (da 0,6% del 2011 a 0,8% dell’ultimo anno). Nel dettaglio, sono circa 65 mila i ragazzi che hanno assunto cocaina almeno una volta nell’ultimo anno (il 2,8%) e 18.500 (cioè lo 0,8% degli studenti italiani) quelli che ne ha fatto un uso intensivo, per 10 o più volte nell’ultimo mese.
Inquietante anche il dato sulla cannabis.
Un vizio quotidiano, ha concluso lo studio, per circa 75 mila studenti italiani: nel 2013 quelli che hanno utilizzato hashish o marijuana almeno una volta sono stati 580 mila e circa 75 mila quelli che l’hanno consumata quasi quotidianamente. Un significativo balzo in avanti, se si considera che nel 2012, su 2,5 milioni di studenti, erano circa 500 mila i ragazzi delle scuole medie superiori che (almeno una volta) avevano fatto uso di cannabis.
La fotografia del fenomeno a livello regionale appare ancora più nitida: in raffronto con il 2013, si evidenzia infatti come siano gli studenti della Campania, del Piemonte e del Friuli Venezia Giulia ad aver incrementato maggiormente i consumi.
Anche se l’incremento dei consumi riguarda soprattutto i maschi, si registra un aumento anche tra le ragazze: in Campania (dal 13,6% del 2012 al 17% del 2013); in Abruzzo (dal 17% al 21%) e soprattutto in Piemonte (dal 17% al 22%).
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