La privacy tra i banchi di scuola: arriva il vademecum del Garante
Per docenti e studenti arrivano le indicazioni aggiornate sul corretto trattamento dei dati personali: fornirle, a pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico, è il Garante per la protezione dei dati personali presieduto dal professor Francesco Pizzetti. L’aggiornamento sulle ultime notizie sul trattamento delle informazioni cosiddette ‘sensibili’, dal titolo “La privacy tra i banchi di scuola”, si compone di cinque brevi capitoli: Regole generali, Voti ed esami, Informazioni sugli studenti, Foto audio e video, Sicurezza e controllo. Gli autori del testo rivolto al mondo della scuola fanno notare che tutti i capitoli “riportano regole ed esempi, e in due sezioni ‘di servizio’ (Parole chiave, Per approfondire) utili per comprendere meglio la specifica terminologia utilizzata nella normativa sulla privacy e per avere un sintetico quadro giuridico di riferimento”. Oltre tutti i necessari “chiarimenti sulla corretta applicazione della normativa in materia di protezione dei dati personali, la guida fornisce indicazioni generali tratte da provvedimenti, pareri e note del Garante”.
“Scritta con un linguaggio volutamente semplice e meno tecnico possibile – sottolineano i curatori del testo – la guida intende offrire un primo contributo a presidi, insegnanti, operatori scolastici, ma anche a genitori e studenti, per approfondire i temi legati alla privacy. Questa sfida positiva, nella scuola, riguarda anche il ‘corretto trattamento dei dati personali’. Un’espressione che può sembrare asettica, ma che in realtà costituisce una condizione essenziale per il rispetto della dignità delle persone, della loro identità, del loro diritto alla riservatezza”.
Per meglio comprendere l’attualità e l’utilità dei temi trattati, dall’entourage del Garante indicano alcuni quesiti a cui il vademecum cerca di rispondere facendo chiarezza: si possono usare i videofonini a scuola? Gli scrutini sono pubblici? Si possono filmare le recite scolastiche? Le scuole possono installare telecamere? Domande a cui non tutti, nemmeno i docenti più esperti, sono in grado di rispondere con certezza e riferimenti normativi adeguati.