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La prof colpita da pallini risponde alla minaccia di querela: “Sembra sia io la responsabile della situazione, è il colmo”

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Ci sono, ancora, evoluzioni sul caso della docente colpita da pallini provenienti da una pistola ad aria compressa lo scorso ottobre a Rovigo. Ieri è arrivata la notizia della minaccia di querela alla professoressa da parte dei genitori di uno dei ragazzi coinvolti per diffamazione.

La docente ha risposto così all’accusa di aver diffuso notizie “non veritiere”, come sostengono i legali della famiglia in questione circa le scuse del ragazzo: “È vero le scuse le ho ricevute ma questo non cambia la gravità della vicenda”, queste le sue parole a Il Gazzettino.

“Con quel video mi hanno annientata”

“A farmele però è stato solo il ragazzo che ha sparato. Con quel video mi hanno annientata. Non ho più la serenità e adesso arriviamo al colmo: sembra addirittura che sia io la responsabile di questa situazione”, ha aggiunto con amarezza.

Ecco la versione della docente: “Ho sempre detto che lui si è scusato, e anche i genitori si sono scusati. Le scuse però non attenuano il mio dispiacere per tutta questa vicenda. Il gesto che ha fatto è tanto, tanto grave. Sono rimasta molto male per quello che è successo. Mi ha sparato contro un sacco di colpi con quella pistola ad aria compressa e con quel video mi hanno annientato. Avevo la mia professionalità, ed è stata intaccata. Dopo i fatti il padre del ragazzo è andato a scuola dalla preside e lei mi ha telefonato per avvisarmi. Io ero già a casa. A quel punto mi ha inviato una mail con le scuse. Poi ci siamo sentiti per telefono. Nei giorni successivi il ragazzo ha continuato a seguire le lezioni a scuola regolarmente e non ha più fatto nulla”.

“Lui è stato l’unico a scusarsi, e il padre l’unico genitore che è venuto a scuola. Anche se di fatto tutta la classe ha partecipato a quell’episodio, gli altri, compreso l’autore del video, si sono comportati come se nulla fosse. Mi hanno deriso, e c’è perfino chi, dopo i fatti, ha scimmiottato la mia reazione, ma per questo nessuno mi ha chiesto scusa”, ha concluso.

La riforma di Valditara dopo i casi di violenza a scuola

Di recente la notizia è balzata nuovamente agli onori della cronaca dopo la notizia della promozione dei ragazzi responsabili del gesto, con voti alti in condottaDopo l’intervento del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara il consiglio di classe è stato riconvocato e i loro voti abbassati. Il capo del dicastero di Viale Trastevere ha, proprio in questi giorni, dopo l’esplosione del dibattito in merito, annunciato una importante riforma sul bullismo a scuola e il voto in condotta.

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Nel sondaggio troverai le seguenti domande:

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  • Non sono d’accordo sul 6 in condotta con debito in ed. civica, perché significherà maggior carico di lavoro per i docenti;
  • Non sono d’accordo, chi controllerà l’effettivo impegno nei servizi sociali degli studenti?;
  • Non sono d’accordo con l’uso di misure punitive e repressive.