Lucia Chessa, candidata presidente e classificata con l’1% (pari a oltre 7.100 voti) alle elezioni regionali del 27 febbraio scorso in Sardegna, torna a scuola nel suo liceo a Siniscola (Nuoro).
Nel corso di una tribuna elettorale, aveva spiegato: “A differenza degli altri, sono una candidata a mezzo servizio, vado a lavorare ogni mattina come fanno tutti. Posso contare per la mia campagna elettorale, solo su tre permessi retribuiti e sei ferie a discrezione del dirigente scolastico, oltre ai fine settimana. Ho pensato all’aspettativa non retribuita, ma è pure senza contributi previdenziali. Tutto posso dare a questa candidatura ma non rischiare di fare un anno di lavoro in più”.
Che è dichiarazione di grande onestà intellettuale, compreso l’evidente richiamo alla permanenza a scuola, anche di un anno oltre l’atteso pensionamento.
Già sindaca di Austis, 750 abitanti in provincia di Nuoro, Chessa è segretaria nazionale dei “Rossomori”, una formazione politica autonomista e oggi è alla guida di questo nuovo soggetto, “Sardigna R-esiste”, che “è nata e continuerà a esistere qualunque sia il risultato di queste regionali -ha pure detto la prof-. Sarà l’unico soggetto nuovo nel panorama politico sardo e starà col fiato sul collo su chiunque andrà al governo della nostra isola”.
E da segretaria del suo partito ha scritto su Fb, usato, come fa rilevare l’Agi, per continui aggiornamenti durante le settimane di impegno elettorale: “Oggi si torna stabilmente a scuola. 12 giorni tra ferie, permessi e funzioni di rappresentante di lista in un seggio mi sono sembrati tantissimi.
Qualche volta ho anche avuto il pensiero di ciò che stavo togliendo ai miei studenti ma lo allontanavo perchè era sbagliato. Ora riprenderò con loro il filo del mio lavoro sui temi del Rinascimento Italiano, dell’età Napoleonica in Europa, della rivoluzione che ha dato vita agli Stati Uniti d’America”.
“Può darsi che qualcuno non ci creda ma a me non dispiace. Chi è andato in Consiglio regionale ha davanti a sè un compito molto gravoso: rimettere in piedi questa terra restituendogli molto maltolto. Spero che Alessandra Todde sia garante di questo percorso necessario. Non sufficiente ma necessario e sul quale Sardigna R-esiste terrà accesso un faro”.