Si delinea il profilo del candidato modello al Premio Nazionale Insegnanti lanciato lo scorso 29 maggio dalla Ministra dell’Istruzione Stefania Giannini che fa il paio al Global Teacher Prize, meglio conosciuto come il Nobel dei docenti, che riguarda tute le Nazioni. Da qualche giorno quasi tutte le agenzie mettono in primo piano questa iniziativa ministeriale che ha lo scopo di valorizzare il ruolo degli insegnanti, sperando di sensibilizzare la gente, mettendo in primo piano le esperienze di quei docenti che sono riusciti ad orientare i propri studenti, favorendone e promuovendone la crescita come cittadini attivi, e che hanno prodotto un cambiamento rilevante nella comunità scolastica di appartenenza.
Sono infatti quasi 11.000 i profili arrivati al Ministero, anche perché era possibile candidarsi o essere candidati, mentre una commissione tecnica del Ministero vaglierà le candidature individuando i primi 50 docenti che dovranno produrre un elaborato. Una
una giuria composta dalla Presidente della Rai Monica Maggioni, dallo scrittore e insegnante Eraldo Affinati, dallo scrittore ed ex magistrato Gianrico Carofiglio, dal professore e Presidente onorario di `Libera´ Nando Dalla Chiesa, e dall’attrice Cristiana Capotondi, individuerà i 5 finalisti. I vincitori saranno decretati nel mese di dicembre.
Al primo finalista andrà un premio pari a 50.000 euro, gli altri quattro riceveranno 30.000 euro ciascuno. Il premio in denaro verrà assegnato alle scuole dei docenti vincitori per la realizzazione di attività e progetti promossi e coordinati dagli insegnanti premiati.
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«Dal Premio emergeranno storie di ordinario impegno quotidiano e straordinaria potenza educativa. Storie capaci di lasciare un segno e trasmettere valore – sottolinea Giannini -. Gli insegnanti appassionati, bravi e carismatici non esistono soltanto nei film e con questa iniziativa abbiamo voluto promuovere un vero e proprio racconto della realtà. È un primo successo che due candidature su tre dei docenti siano arrivate da famiglie, studenti, dirigenti e colleghi: la scuola è la prima comunità creativa di ogni società».
Questi i numeri complessivi: 7.426 docenti sono stati proposti dai propri alunni, dalle famiglie o da persone che fanno parte della loro comunità scolastica, i rimanenti 3.372 si sono autocandidati.
Nella maggior parte dei casi, circa il 67%, si tratta di docenti donne, mentre è la Campania la regione con il maggior numero di candidature (12,3%), seguita dalla Lombardia (12,1%), dal Lazio (11,8%) e dalla Puglia (10,4%).
Il 43% dei candidati lavora in aree a rischio, il 35% insegna ad alunni con disabilità, il 32% opera in scuole di aree socio-economiche disagiate e il 20% in scuole di aree interne.
La fascia d’età 50-59 è quella più rappresentata (38%), seguita immediatamente da quella 40-49 (37%). Oltre la metà dei candidati (53%) insegna in scuole secondarie di II grado, il 24% nell’infanzia e nella primaria e il 23% in scuole secondarie di I grado.
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