Attualità

La prof occupa la scuola: basta dad

Gloria Ghetti, docente di Storia e filosofia, in rappresentanza di colleghi, genitori e studenti del Liceo Torricelli-Ballardini di Faenza, in provincia di Ravenna, la notte scorsa ha “occupato” pacificamente la scuola in segno di proitesta. E lo farà anche di notte. 

“Ci avevano promesso il 7 gennaio”. Ma così non è stato. Quindi “siamo tornati davanti alle scuole” per dire “che vogliamo davvero starci a scuola e vogliamo starci in sicurezza”. Perché la scuola si fa “solo quando insegnanti e studenti si incontrano e questo non lo si può fare attraverso uno schermo”. 

“Ho deciso di restare a scuola – ha spiegato Ghetti – perché non sappiamo più come chiederlo: tutte le scuole devono aprire in presenza, perché docenti e studenti si stanno rassegnando alla didattica a distanza, perché ormai sul diritto allo studio, sancito dalla Costituzione, è stato dato un colpo di spugna”. 

Attivista del comitato “Priorità alla scuola”, la prof, come riferiscono le agenzie, ha pure dichiarato:  “La scuola superiore dove ripartire in presenza oggi e invece hanno cambiato idea due giorni prima: è l’ennesima mancata promessa. Rimanendo qui voglio far capire a chi ci governa che noi a scuola ci vogliamo veramente tornare, per rimanerci”, nel timore, sottolinea, che la dispersione e gli abbandoni trovino altre vie di fuga. 

“La battaglia per la scuola sicura si fa a scuola aperta, con test, tamponi rapidi e vaccini. Perché per il danno che stanno subendo i ragazzi non c’è vaccino, non c’è ristoro: è un danno su una generazione che non ne può più. Così come non è più accettabile la logica dei sani, ma ignoranti perchè questi ragazzi non saranno sani, la salute non è un concetto solo fisico, ce lo insegna l’Oms, è la crescita della personalità. Si stanno abituando a credere che devono sacrificarsi per salvare i loro nonni: non li salvano così e non salvano se stessi. Questo mi spaventa: si stanno spegnendo. Col mio gesto forse farò vedere loro che ci si può inventare qualcosa per farsi sentire. L’avevo promesso prima delle vacanze di Natale: il 7 gennaio sarò a scuola e ci resterò”. 

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Cellulari scuola; Nocera: “E’ giusto aver salvato dal divieto gli alunni con disabilità”

Dal professore Salvatore Nocera, uno dei massimi esperti italiani di inclusione e disabilità riceviamo e…

17/07/2024

Concorso DS 2017, molti partecipanti ancora in ballo 7 anni dopo

Penso che sia utille per tutti sapere qualcosa di più sulle vicende giudiziarie che hanno…

17/07/2024

Decreto scuola: Paola Frassinetti (FdI) e Rossano Sasso (Lega) entusiasti, ma le proteste non mancano

Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…

17/07/2024

Flavio Briatore sugli stipendi: “Come fanno vivere le famiglie con 4000 euro al mese? Bisogna aumentare i salari”

Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…

17/07/2024

Nuove regole per promuovere l’inclusione degli alunni stranieri

Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…

17/07/2024

Falso allarme Covid scuola: condannato il docente

Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…

17/07/2024