Coprire tutte le cattedre, anche quelle vuote, per garantire il prezioso obiettivo della continuità didattica agli alunni.
A prometterlo è stato la ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli. Parlando, il 2 febbraio al Miur, all’incontro con i rappresentanti del Forum Nazionale delle Associazioni dei Genitori, il responsabile del Miur ha detto che il suo dicastero è al lavoro per garantire la continuità didattica.
“La continuità – ha detto Fedeli – deve essere un valore per tutte e tutti coloro che operano e vivono nel mondo della scuola. Per questo abbiamo avviato un cronoprogramma molto preciso per centrare l’obiettivo fondamentale di iniziare il prossimo anno scolastico con tutte le procedure necessarie avviate e completate“.
È chiaro che per centrare questo traguardo, sarà fondamentale sottoscrivere entro pochissimi giorni, al massimo qualche settimana, il contratto sulla mobilità 2017/18. Poi, bisognerà concludere in fretta il concorso a cattedra (mancano ancora all’appello circa il 20 per cento delle commissioni). E fare in modo che i vincitori della selezione nazione, oltre che i precari abilitati delle GaE, sottoscrivano la loro immissione in ruolo entro il prossimo 31 luglio (come previsto dalla legge, senza quindi replicare la deroga di quest’anno).
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Inoltre, ma forse è il punto più importante, è fondamentale che decine di migliaia di docenti da individuare tramite chiamata diretta vengano collocati sulle scuole con maggiore uniformità di regole e snellezza nelle procedure. L’obiettivo, soprattutto quest’ultimo, non è da poco. Ancora di più, se non dovesse arrivare l’accordo con i sindacati.
Perchè ci sono anche da “sistemare” diverse migliaia di docenti che scalpitano per tornare in una sede più vicino casa. E quest’anno le loro assegnazioni provvisiorie si sono completate a ridosso delle festività natalizie. Altro che settembre.
Tornando all’incontro al Miur del 2 febbraio, è stato un’occasione di confronto e di ascolto con una componente importante del mondo della scuola, con particolare riferimento all’iter dei decreti attuativi della Buona Scuola ora in discussione in Parlamento: si è parlato, oltre che della continuità didattica, di decreti attuativi della legge 107 e di problemi delle scuole delle aree colpite dal sisma in Centro Italia.
Nel corso dell’incontro, sono stati affrontati anche il tema del necessario rafforzamento dei rapporti tra scuola e famiglie e le problematiche legate al terremoto.
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