“Carissime e carissimi, sono Davide Faraone, ho 39 anni e sono stato eletto deputato per la prima volta in questa legislatura”: inizia così la lettera che il sottosegretario all’Istruzione ha voluto recapitare via e-mail agli oltre 8mila dirigenti scolastici italiani, “con preghiera di diffusione al personale docente e non docente”.
Faraone spiega che “il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi”, lo “ha voluto come Sottosegretario al Miur per rappresentare un governo che sta mettendo la scuola al centro della propria azione, non solo a parole ma con i fatti”.
Sulla scuola il sottosegretario sostiene quello che il premier ha detto sin dai primi giorni che si è insediato a capo dell’Esecutivo. “È davvero il momento della svolta per la scuola italiana e per il Paese. Siamo partiti dagli edifici scolastici. Sono migliaia gli interventi già partiti, e quelli in programma nei prossimi mesi, per rendere le scuole più sicure e più belle. E adesso La Buona Scuola. Ci stiamo occupando di ciò che avviene nelle nostre aule. Da tempo non vi era alcun coinvolgimento sulle scelte politiche che riguardano la scuola. Per questo abbiamo voluto ascoltare tutti, perché l’istruzione è il motore per ogni sviluppo economico, sociale e culturale del Paese e la scuola è patrimonio di tutti i cittadini. Come sarà l’Italia tra vent’anni dipende da come è la scuola oggi, ripete spesso Matteo Renzi. È per questo che vogliamo una Buona Scuola”.
Poi ammette che è arrivato il momento più delicato per chi governa la Scuola. “La consultazione è terminata in questi giorni, con l’impegno del Ministro Stefania Giannini e di coloro che hanno collaborato al Ministero e nei territori. Ringrazio davvero tutti coloro che hanno voluto partecipare contribuendo alla riflessione collettiva sulle proposte. Ma il lavoro davvero impegnativo arriva adesso”.
Faraone conferma che le indicazioni degli italiani verranno prese in considerazione, rivisitando le linee guida di riforma già approvate dal Governo. “Il piano ipotizzato nel documento del governo sarà rivisto alla luce delle proposte di coloro che hanno voluto mandare il loro punto di vista. Saranno soprattutto le critiche ad essere vagliate. La complessità della scuola è affrontabile solo se ognuno di voi ci aiuterà a trovare soluzioni che migliorino i risultati delle nostre studentesse e dei nostri studenti. Questo è il nostro compito e la nostra speranza. So che chi lavora come voi nella scuola e per la scuola ha vissuto tempi particolarmente pesanti fatti di tagli e spesso di umiliazioni”.
Il finale di Faraone però è rassicurante. “Ora si cambia verso! La tenuta del sistema è stata possibile proprio perché abbiamo potuto contare sul vostro lavoro. Ed ora ci contiamo ancora di più. Potremo ottenere risultati solo con il dovuto impegno e con la necessaria motivazione di tutti. Abbiamo una grande responsabilità, sono certo che lavoreremo bene insieme”.
Il parlamentare siciliano conclude la sua missiva ai dirigenti e al personale inviando “cari saluti” e, in perfetto stile Renzi, lasciando la sua e-mail: [email protected].